I porti italiani rappresentano un’infrastruttura essenziale per la crescita economica e la competitività del Paese. Solo nel 2023, hanno gestito oltre 474 milioni di tonnellate di merci, con un impatto economico superiore agli 8 miliardi di euro. Circa il 40% del commercio estero dell’Italia passa attraverso queste infrastrutture, confermandone il valore strategico per l’intero sistema logistico nazionale.
Sistema portuale italiano: servono competenze, non opportunismi
In questo scenario, è fondamentale che la governance delle Autorità di Sistema Portuale sia affidata a figure con comprovate competenze, visione strategica e capacità di affrontare sfide cruciali come:
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transizione energetica
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digitalizzazione della logistica
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concorrenza internazionale
Le selezioni in corso per i nuovi presidenti delle Autorità Portuali devono quindi essere ispirate a criteri oggettivi, trasparenti e orientati al merito, non a logiche di opportunità politica.
La posizione di FIAP: servono scelte responsabili
Secondo Alessandro Peron, Segretario Generale FIAP, è indispensabile che i porti italiani vengano considerati non solo luoghi di transito, ma motori di sviluppo economico:
“I porti non sono solo punti di transito, ma veri e propri moltiplicatori di sviluppo. È essenziale che le scelte alla guida delle Autorità Portuali siano basate su competenze qualificate”.
FIAP, come ribadito nella nota ufficiale, continuerà a garantire piena collaborazione ai nuovi vertici del sistema portuale italiano, con l’obiettivo comune di rafforzare la competitività della logistica nazionale.
Portualità, trasporto e logistica: un sistema integrato
Per sostenere la crescita del Paese, portualità, trasporto e logistica devono essere gestiti come componenti integrate di un unico ecosistema, dove ogni snodo strategico, come i porti italiani, agisce in sinergia con gli altri per potenziare l’efficienza e la sostenibilità del sistema.