17 Mag 2024

Sviluppo sostenibile del Porto di Genova: esperti del cluster marittimo a confronto

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Le potenzialità del progetto BRUCO-IV VALICO per trasformare Genova nel centro logistico del Mediterraneo e del sud Europa.

 

Il porto di Genova è al centro di un seminario organizzato dal Dipartimento di economia UniGE e Cieli, che si propone di esaminare soluzioni per aumentare il ruolo del porto in termini di volumi e di riduzione dell'impatto ambientale. Il progetto BRUCO-IV VALICO potrebbe trasformare Genova nel centro logistico del Mediterraneo e del sud Europa.

 

Il tema principale del seminario è come rendere la logistica del nord Italia, in particolare il porto di Genova, competitiva rispetto a quella del Nord Europa, al fine di interrompere il declino che ha influito sulla competitività della regione Liguria. Questo seminario di riflessione assume una maggiore urgenza considerando le recenti problematiche legate alla mancanza di spazi portuali che influiscono sulla competitività delle aziende produttive del Nord Italia.

 

La sostenibilità, intesa in senso sociale, economico ed ambientale, è la chiave per garantire una crescita dei traffici portuali che non comprometta la qualità della vita e l'ambiente delle regioni portuali. Il seminario ha discusso alcune soluzioni possibili per lo sviluppo del porto, coinvolgendo alcuni attori della port community.

 

Una delle principali variabili per migliorare la competitività di un porto a livello europeo riguarda la profondità dell'acqua e le dimensioni delle banchine, oltre alla velocità di carico e scarico e agli spazi di lavorazione e stoccaggio disponibili. Il progetto BRUCO propone la realizzazione di un tunnel di 39 km per collegare il porto di Pra' con la pianura in provincia di Alessandria, utilizzando veicoli elettrici a guida autonoma per gestire i container. Questa infrastruttura consentirebbe di muovere 8 milioni di teu all'anno e ridurrebbe le emissioni.

 

Attualmente, i porti del nord Italia sono serviti solo da navi oceaniche minori, con conseguente aumento dei costi dei trasporti marittimi. Inoltre, ci sono limiti nella capacità delle infrastrutture ferroviarie e stradali per collegarsi ai mercati del paese. Non esistono soluzioni tradizionali per rispondere alle esigenze di spazi portuali di grandi dimensioni, con aree logistiche adiacenti e collegamenti efficienti con l'hinterland. Il progetto BRUCO combina le profonde acque del Tirreno con gli spazi oltre l'Appennino, consentendo il trasferimento dei container durante le operazioni di carico e scarico delle navi. Ciò comporta importanti vantaggi ambientali e di decongestionamento delle rotte camionistiche, autostradali e ferroviarie, che verrebbero deviate fuori dall'asse Milano-Torino lungo un corridoio portuale diretto tra Genova e Rotterdam.

 

Oltre alla soluzione BRUCO, la specializzazione degli spazi dedicati alle attività portuali potrebbe contribuire allo sviluppo del porto di Genova. Inoltre, vanno valorizzate le infrastrutture esistenti e in costruzione, come la diga foranea che potrebbe creare un fronte mare di 14 km. L'implementazione del progetto BRUCO comporterebbe anche significativi risparmi energetici, riducendo le emissioni di CO2.

 

In conclusione, il seminario ha offerto uno spazio di riflessione per gli studenti sui vari aspetti dello sviluppo del porto di Genova. Soluzioni come il progetto BRUCO potrebbero contribuire a renderlo più competitivo, aumentando i volumi e riducendo l'impatto ambientale.

 

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