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06 Feb 2020
Dieci milioni di euro per potenziare ulteriormente l’autostrada viaggiante (RoLa) ed aumentare così lo shift modale dalla gomma al ferro, riuscendo a formare treni da standard europeo lunghi 750 metri, migliorando il flusso di traffico sull’asse del Brennero che potrebbe essere abbattuto fino al 40%.
L’Interporto di Trento, che negli ultimi 10 anni è cresciuto grazie ad investimenti pubblici e privati pari a circa 360 milioni di euro, guarda avanti verso il 2022, data entro la quale saranno terminati gli interventi eseguiti da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) che prevedono la costruzione di un nuovo fascio da 3 binari da 750 metri. Questo consentirà di caricare su ogni treno 33-34 veicoli, mentre adesso con una lunghezza media di 550 metri il massimo è 21; porterà anche ad un aumento dei convogli dell’autostrada viaggiante, che passerebbero così dagli attuali 8 (pari a circa 40 mila veicoli industriali l’anno) sino a 72, ma anche ad un netto miglioramento nei tempi di movimentazione dei treni, che sarebbero pressoché dimezzati ottimizzando le operazioni di carico e scarico.
L’investimento da 10 milioni di euro è previsto dal protocollo d’intesa firmato a fine 2019 fra le istituzioni locali e la stessa RFI, alla quale il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Massimo Fugatti, ha chiesto il rispetto dei tempi previsti: “Queste novità permetteranno di rendere conveniente il passaggio da gomma a ferro, mentre allo stato attuale delle cose la ferrovia è più costosa”. Leggi tutta la notizia
Fonte: SHIP2SHORE