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25 Ott 2019
TRIESTE – Dopo il Forum di Pietrarsa 4, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale ha ospitato la riunione dell’International Port Community System Association (IPCSA), di cui è membro dal 2017.
L’organismo con sede a Londra, riunisce i principali attori globali dello shipping e della logistica e si pone l’obiettivo di trovare le migliori soluzioni tecnologiche per aumentare efficienza, integrazione e sostenibilità del trasporto marittimo.
In particolare, durante la riunione conclusasi oggi, sono stati affrontati temi quali l’adozione di iniziative per facilitare lo scambio di dati tra i diversi attori della catena logistica, il ruolo dei Port Community Systems nel trasporto verso l’hinterland, specialmente quello ferroviario, nonché l’applicazione della blockchain al settore portuale.
Da diversi anni, l’Authority giuliana ha individuato l’applicazione delle nuove tecnologie come elemento essenziale per l’innovazione e la competitività del porto di Trieste, in particolar modo tramite il proprio Port Community System – Sinfomar.
La riunione IPCSA è stata organizzata nell’ambito del progetto Ursa Major neo, co-finanziato dal Programma CEF (Connecting Europe Facility), che è solo uno dei dieci progetti europei nel settore ICT nei quali l’Autorità di Sistema è attualmente impegnata con un budget di circa 3,4 milioni di euro. Quattro di questi mirano a rendere più efficiente l’ingresso e uscita delle merci via camion (Ursa Major neo, PORTIS, FENIX e ISTEN), cinque quello via treno (SMARTLOGI, AlpINNOCT, COMODALCE, PROMARES e Clusters2.0) e uno quello delle navi (INTESA).
“Non molti in Europa possono vantare un Port Community System come il nostro. Il Sinfomar, è ormai integrato digitalmente con tutte le attività del porto, sia sul lato mare che sul lato terra”, ha dichiarato il presidente Zeno D’Agostino. “La sfida su cui stiamo lavorando ora è quella di integrare tutto il sistema portuale, includendo anche gli interporti”.