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25 Ott 2019

Centraline dei camion modificate per risparmiare, inquinamento alle stelle: nei guai 8 camionisti

MANOMISSIONE_ADBLUE_CAMION_NOVARA

 

Sanzioni amministrative fino a 2mila euro.

 

NOVARA - Modificavano le centraline del camion per risparmiare sull'additivo AdBlue, rendendo però i mezzi pesanti molto più inquinanti. 

 

La polizia stradale di Novara ha infatti scoperto in una settimana otto proprietari di tir che avevano manomesso le centraline dei motori dei propri mezzi. I camionisti avevano acquistato un dispositivo illegale da collegare alle centraline dei camion per "ingannare" il sistema di alimentazione e quindi risparmiare sui costi di gestione.

 

Il ruolo di questo dispositivo illegale, come spiegano dalla Questura, "è quello di 'confondere' la centralina e di bloccare l'immissione dell'additivo AdBlue, impedendo che il tir rallenti o, addirittura, che si fermi. Si tratta della manomissione delle centraline dei motori Euro 4, 5 e 6, che riducono le prestazioni degli autocarri, fino a portare la velocità massima a 30 km/h nel caso in cui il serbatoio dell’additivo sia vuoto o non arrivi correttamente il liquido all’impianto. Il risvolto della medaglia però, è pesante, perché in questo modo il camion scarica grandi
quantità di inquinanti, tanto che un veicolo Euro 6 può inquinare quanto un Euro 0".

 

Il risparmio ottenuto illegalmente consente quindi benefici al proprietario del camion, che limita il rifornimento dell'additivo, beneficiando così (indebitamente) di accise e pedaggi per mezzi che sulla carta sono poco inquinanti, ma che in realtà hanno immissioni altissime.

 

Gli agenti della Stradale hanno effettuati i controlli lungo la A4, e sono riusciti a smascherare lo stratagemma individuando i possibili nascondigli del dispositivo. Ai camionisti sono state comminate sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 500 euro fino ad un massimo di oltre 2mila euro, per aver alterato le caratteristiche tecniche costruttive del veicolo e reso inefficienti i dispositivi di equipaggiamento.

 

In tutti i casi il dispositivo elettronico è stato rimosso e sequestrato, ritirando anche le relative carte di circolazione dei veicoli.  I veicoli sanzionati, per poter nuovamente circolare, dovranno essere sottoposti ad una visita di revisione presso la motorizzazione, dopo aver ripristinato la regolarità del dispositivo antinquinamento.

 

 

Fonte: NOVARATODAY

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