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22 Nov 2018
GENOVA- Le associazioni dell’autotrasporto CNA Fita, Confartigianato Trasporti, Fai Conftrasporto, Fiap, Trasportounito hanno proclamato lo stato di agitazione nel porto di Genova.
Colpa dei «tempi di attesa per i camion che hanno superato ogni limite di guardia e tolleranza e che si traducono in una perdita secca per le imprese di autotrasporto, che con mezzi “fermi” non producono risultati ma solo costi, e che ormai da anni si accollano gli oneri per disservizi generati in particolare dall’incapacità dei terminal container nel servire adeguatamente autotrasporto oltreché da un’errata organizzazione della viabilità portuale, mancanza di aree di sosta e da criticità irrisolte legate al processo documentale».
Le associazioni stimano che, a causa dei gravi blocchi operativi, le imprese di autotrasporto hanno “bruciato” nel 2018 circa 25 milioni di euro. «Un anno di trattative al tavolo dell’Autorità di Sistema non ha prodotto risultati» scrivono le associazioni in una nota. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH