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26 Apr 2016

I porti di Trieste e Monfalcone alla Fiera Transrussia di Mosca

PORTI_TRIESTE_MONFALCONE_FIERA_RUSSIA

 

I due porti si sono presentati assieme, anticipando l’unificazione prevista dalla prossima riforma.

 

MOSCA – I porti di Trieste e Monfalcone uniti alla fiera TransRussia di Mosca, dove si è svolto il più grande evento di business nel settore dei trasporti e logistica per chi guarda al mercato russo, all’area CIS, e in linea più generale all’Est Europa e paesi baltici. I due porti si sono presentati assieme, in qualche modo anticipando l’unificazione prevista dalla prossima riforma.
All’edizione 2016 di TransRussia, hanno partecipato più di 350 espositori, provenienti da 27 paesi, tra cui società di trasporto, aziende di servizi logistici, società di servizi doganali,  fornitori di mezzi di trasporto e produttori di attrezzature di magazzinaggio, nonché di IT per il trasporto merci.

 

Si tratta della seconda partecipazione congiunta con uno stand di rappresentanza dei due porti della Regione Friuli Venezia Giulia, a una delle manifestazioni fondamentali di settore. Obiettivo: promuovere l’Alto Adriatico e in particolare le infrastrutture del FVG, quale gateway per la gestione dei flussi di merce destinati ai mercati dell’Est Europa.
“Questo nuovo approccio sinergico con cui stiamo lavorando sul marketing promozionale, in vista della riforma portuale  - ha affermato il commissario dell’APT, Zeno D’Agostino – sta già dando buoni frutti. Monfalcone partecipa da molti anni a TransRussia, ma ora uniti possiamo offrire migliori servizi, specie sul fronte dei collegamenti ferroviari, punto di forza dello scalo giuliano”.

 

Interessanti i dati commerciali tra i due Paesi: l’Italia è il secondo partner della Russia in Europa, dopo la Germania, e il quarto a livello mondiale e proprio a Trieste nel 2013 si è svolto il più recente vertice Intergovernativo bilaterale Italia-Russia. “L’interesse degli operatori per l’Italia e i servizi del  Nord Adriatico via Trieste ci ha colpito positivamente – ha sottolineato D’Agostino.  Eravamo l’unico espositore italiano alla manifestazione. E’ stato un segnale molto apprezzato dai partner russi e non solo”.
Proficui i contatti per gli operatori che hanno avuto modo di promuovere i loro servizi sia alla clientela russa, sia a quella dell’area baltica, senza dimenticare le potenzialità che questa fiera offre anche per chi guarda al mercato cinese. Alpe Adria, Interporto di Trieste, Samer & Co Shipping, Europa Multipurpose Terminals, De Palo, Fratelli Prioglio, le aziende presenti alla manifestazione.
In particolare l’Interporto di Trieste (Fernetti) è stato il protagonista della fiera grazie alla promozione di un nuovo servizio ferroviario, che come già annunciato, partirà dal mese maggio. Partner dell’operazione, l’operatore intermodale russo TransContainer con cui Fernetti ci accinge ad organizzare un collegamento ferroviario con Dobra  in Slovacchia, dove funziona il cambio di scartamento sulla direttrice verso la Russia, e altri paesi dell’area ex-sovietica.

 

Inizialmente il servizio sarà bisettimanale, con buone probabilità di arrivare  a una frequenza settimanale, vista l’accoglienza del mercato. Le principali categorie merceologiche trattate in export saranno ceramiche, macchinari tecnologici, mobili e abbigliamento di lusso; prodotti forestali e chimici per l’import.
“Il futuro collegamento con la Russia – spiega Giacomo Borruso, presidente dell’Interporto – è fondamentale, perché apre una nuova direttrice ferroviaria verso la parte italiana dell’Adriatico, in particolare verso il porto di Trieste. Alla fiera abbiamo constatato un interesse spiccato nei confronti del sistema gravitante sullo scalo giuliano, frutto della notevole attività promozionale fatta nell’ultimo anno dell’APT”.

 

“Questo nuovo progetto  - ha concluso Borruso – e gli investimenti già cantierati a Fernetti che andranno a buon fine prima del 2016, quali l’elettrificazione del raccordo, indicano come l’Interporto segua il fortunato trend del porto di Trieste nella crescita e negli investimenti sul settore ferroviario”.

 

 

Fonte: IL NAUTILUS

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