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11 Apr 2016
Viaggia sicuro e veloce verso il futuro il Ceccarelli Group, all'avanguardia nel Nord-Est nel settore trasporti, che sorpassa la crisi con un'accelerata del fatturato che lo porta da 27,5 a 30,4 milioni di Euro, tra il 2014 e il 2015: un più dieci per cento che premia la sua politica di attenzione all'ambiente, di innovazione tecnologica e di inserimento in organico sempre di forze giovani e motivate.
Uno dei principali punti di forza della crescita a doppia cifra del gruppo udinese, che ha visto il numero delle spedizioni aumentare nell'ultimo anno da 523mila a quasi 600mila, sta nell'attenzione alla green economy, che l'ha portato a rinnovare il parco macchine continuando ad acquistare mezzi anche in un periodo generalmente difficile come l'attuale, tanto da avere ormai incrementato la flotta di diversi automezzi, raggiungendo la quota complessiva di 60, la metà dei quali nuovi. Ciò significa che l'attenzione ai consumi e al contenimento delle emissioni hanno indotto il Gruppo Ceccarelli a sostituire più di metà dei suoi automezzi negli ultimi tre anni. Da sottolineare che questa impegnativa operazione, che finanziariamente ha comportato investimenti per oltre tre milioni di Euro, ha consentito un completo svecchiamento della flotta che ora non ha più veicoli euro 3, ma per metà euro 4 e 5, mentre ben 30, fra motrici e trattori, sono già euro 6.
L'impegno finanziario per contenere l'inquinamento, pur se notevole, da solo non basta a evidenziare il vero senso di rispetto verso l'ambiente che ispira il Gruppo Ceccarelli e nemmeno lo fa la mera citazione della sigla della norma europea (che non è vincolante per chi usa gli automezzi), ma lo spiegano bene gli standard che essa fissa ai costruttori e che dal 2013 indicano per l'euro 6 una riduzione delle emissioni di ossido d’azoto dell'80 per cento e del 66 per cento di particolato e questo soltanto rispetto ai livelli stabiliti dal precedente standard euro 5, che era del 2008.
Un altro aspetto particolarmente curato dal Ceccarelli Group e che si inserisce nell'impegno ambientale è quello strettamente legato ai servizi di consegna che vengono sempre ottimizzati al massimo come doveroso servizio alla clientela e che, automaticamente, abbattono anche i possibili tempi morti e quindi riducono all'indispensabile la fase di percorrenza e di consegna. Per raggiungere tali obiettivi e migliorare l'integrazione con i sistemi informativi dei clienti in modo da offrire alla stessa utenza il meglio dei propri servizi, il Gruppo Ceccarelli ha costituito la nuova società di software "Euro’s".
A rafforzare il servizio d'informazioni con la clientela alla "Euro’s" si affianca un'ulteriore innovazione tecnologica che è direttamente sul campo ed è costituita dal personale viaggiante dell'azienda, il quale informa istantaneamente ogni mittente dell'avvenuto recapito di quanto spedito, attraverso lo smartphone aziendale che ogni conducente ha in dotazione. Un'accortezza, questa, che denota l'accuratezza con la quale il Gruppo udinese cura i servizi e pertanto si continua a far apprezzare garantendo la consegna in Italia nelle 24 ore e crescendo parallelamente anche in Europa nei servizi espressi di collettame. Il Gruppo Ceccarelli, che ha aumentato la logistica, consolidando anche quella del vino con l'apprezzato deposito e gestione del disbrigo accise per le spedizioni estere ed ha inoltre rafforzato il lavoro del suo polo di Trieste, ha un ulteriore punto di forza cui deve il proprio successo.
Oltre, infatti, all'innovazione con la particolare attenzione rivolta all'ambiente e all'incremento considerevole di fatturato che è naturale frutto della diversificazione e del tipo dei servizi offerti, l'azienda nella sua crescita continua ad investire sui giovani e attualmente dei 123 dipendenti in servizio sono 94 quelli con meno di 35 anni d'età: cinque in più rispetto all'anno precedente e quasi il doppio a confronto del 2010, quando su 87 persone quelle under 35 erano 52.
Lo stesso settore, però, è motivo di un altro impegno del Gruppo che in proposito ha coinvolto l'Associazione Piccole e Medie industrie per trovare, con interventi regionali, delle soluzioni ai problemi della formazione: c'è difficoltà, infatti, a reperire autisti friulani perché i giovani non hanno la possibilità di spendere dai 4.500 ai 5mila euro per dotarsi delle patenti necessarie che sono quelle C - E, Cqc e Adr ed è importante che si trovi una formula per riuscire ad abbattere almeno del 50 per cento tali costi.
Fonte: IL FRIULI.IT