News

01 Ott 2015

La logistica green parte da un camion a metano

Testi

 

Daniele Testi, direttore del Marketing & corporate image del gruppo Contship Italia e presidente di Sos-Log.

 

Testato dalla Spezia a Milano, è costruito da Iveco. Testi (Contship): "Abbattimento dell'inquinamento e dei costi possono andare di pari passo". Montaresi: "Una soluzione verde per tutta la catena logistica integrata".

 

La Spezia - Ha percorso la tratta autostradale dalla Spezia a Milano con un container da 30 tonnellate sul rimorchio. Un test estivo definito molto positivo, una "prima" spezzina che ha mostrato come il metano sotto forma liquida potrebbe davvero diventare il carburante pulito del futuro per un'intera catena logistica. Il mezzo è costruito in Italia, dall'Iveco di Bolzano, e promette rispetto ai motori diesel Euro 6 un abbattimento sostanziale delle emissioni inquinanti: il 35 per cento in meno di Nox (gli ossidi d'azoto balzati agli onori delle cronache nello scandalo Volkswagen, ndr), il 95 per cento in meno di polveri sottili (PM10) e il 10 per cento in meno di CO2. Oltre a questo, una minore rumorosità e quindi un freno all'inquinamento acustico.
E' uno dei motivi per cui, all'interno del progetto europeo Poseidon Med, in cui il porto della Spezia e Contship sono capofila italiani, l'ipotesi di convertire il trasporto su gomma all'uso del metano criogenico è uno dei casi presi in considerazione con maggiore attenzione. "Ci siamo detti: invece di metterci davanti a un computer per studiare degli scenari possibili, perché non pensare a un'azione più partecipata? Prendiamo tutti glistakeholders, sia lato porto che lato terra, e sediamoci intorno a un tavolo. In pratica oggi facciamo parlare industrie, università, centri di ricerca, aziende pubbliche e private, così come chi produce lng e chi potrebbe essere interessato magari a comprarlo. La Spezia è una delle città dove questo discorso può farsi particolarmente interessante". A parlare è Daniele Testi, direttore del Marketing & corporate image del gruppo Contship Italia e presidente di Sos-Log, l’Associazione italiana per la logistica sostenibile.



Testi, spezzino di nascita ma da trent'anni trapiantato a Milano, è uno di quei manager incaricati oggi di mettere insieme le tessere del complesso mosaico di forze che sposta un container da un porto alla sua destinazione inland, cercando di prevedere come farlo nella maniera meno impattante per l'ambiente e economicamente più vantaggiosa per tutti. L'uso del metano liquido potrebbe riguardare da vicino la Spezia, a patto di superare alcuni limiti strutturali. "Competenze e interessi economici possono smuovere quegli investimenti necessari a rendere efficiente il processo di rifornimento di Lng, ovvero a creare l'infrastruttura che oggi manca. Non parliamo di sviluppare una nuova tecnologia in questo caso, parliamo di mettere sulla bilancia due fattori: quanto costa creare una rete legata al metano liquido e quali sono i vantaggi che si possono trarre nei diversi campi di applicazione. Ovvero, posso trovare un modo affinché da questi investimenti traggano beneficio l'industria, una nave, un porto, un autotrasportatore e l'ambiente?".
Mentre l'Europa chiede al trasporto marittimo di farsi più green entro il 2020 - e sia Snam con il terminal di Panigaglia (leggi qui) che la Marina militare (leggi qui) si muovono di conseguenza - la prima tessera di questa rivoluzione potrebbe avvenire nel cosiddetto "ultimo miglio". Si tratta degli ultimi 50 chilometri circa compiuti da un container, in precedenza sbarcato in un porto e da lì movimentato via treno fino ad un hub logistico nell'entroterra. Avvisaglie da cercare oltre l'Appennino piuttosto che all'orizzonte, magari cercando di scorgere a breve una nave alimentata a metano. "I tempi sul camion sono decisamente più maturi - illustra Testi - anche in virtù del forte investimento di Iveco, che ha esperienza nel campo del trasporto pubblico ed è leader mondiale. Dall'altra parte, quello che riguarda le navi, si tratta invece di un processo forzato in cui l'Ue impone di abbattere SO2 e NOx entro una tale data. Inoltre esistono questioni tecniche non secondarie: su una nave cargo i bomboloni che conservano il carburante toglierebbero molto spazio alle merci. Un ostacolo che non esiste per le navi passeggeri, infatti più di una compagnia ha in costruzione navi da crociera alimentare a Lng già oggi".

A seguire il progetto Poseidon Med per il porto della Spezia è la responsabile Ufficio studi e progetti speciali Federica Montaresi. "Cerchiamo in prospettiva una soluzione green che copra tutta la catena logistica: le navi, ma anche i mezzi da piazzale e i camion. Siamo in una fase in cui raccogliamo i dati e ci dimostriamo aperti al confronto non solo con il terminal di Panigaglia e la Marina militare, ma anche con il sistema composto dal Distretto ligure delle tecnologie marine e dal Polo Marconi. La Spezia da questo punto di vista ha una sua specificità che può dar vita a un caso unico". Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: CITTA' DELLA SPEZIA

GEP Informatica
Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
Logistica Integrata
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie