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08 Lug 2015
L'Italia? Occorrono miglioramenti «nell'efficienza doganale e alla qualità delle infrastrutture»
Ups è uno dei leader a livello globale tra gli operatori logistici: letteralmente, movimenta merci in tutto il mondo. Che idea si è fatto sulle possibilità di difendere i tratti positivi della globalizzazione, contenendo al contempo i molti negativi, come l’aumento delle disuguaglianze e i crescenti impatti ambientali?
«Movimentare le merci da un punto A a un punto B è un elemento cruciale nella crescita dell’economia globale e noi sappiamo che la logistica – per sua natura – è un processo ad alto impatto di carbonio. Siamo consapevoli che il nostro impatto ambientale è significativo e che, quindi, è nostra responsabilità ridurlo al minimo in ogni modo possibile. La nostra attenzione a questo tema e l’esperienza a nostra disposizione ci portano a credere che lo facciamo meglio di chiunque altro nel settore. Proprio per questo, perseguiamo una vasta gamma di pratiche aziendali socialmente responsabili e sostenibili volte a ridurre l’ impatto ambientale e a portare miglioramenti alle comunità di tutto il mondo.
La sostenibilità e l’uso efficiente delle risorse è scritto nel DNA del nostro business. È nel nostro interesse, e nell’interesse dei nostri clienti, che il nostro network globale funzioni nella maniera più efficiente possibile. Usiamo metodi diversi e abbiamo il supporto di una tecnologia all’avanguardia, come ad esempio la nostra flotta globale di oltre 5.000 veicoli a carburante alternativo, pianificazione del percorso e ottimizzazione, per ridurre al minimo la quantità di carburante che usiamo. Grazie all’impegno continuo nel rendere la nostra rete più efficiente, nel 2013, per esempio, abbiamo tagliato 15,6 milioni di chilometri rispetto al 2012, risparmiando 3,8 milioni di litri di carburante e 10.000 tonnellate metriche di CO2.
Inoltre, in quanto comprovato leader nel campo della sostenibilità nel settore della logistica, UPS offre ai clienti prodotti e servizi che enfatizzano l’efficienza e affrontano le preoccupazioni ambientali, tra cui l’opzione di spedizione UPS carbon neutral, la nostra Carbon Impact Analysis, e l’Eco Responsible Packagin Program. I consumatori possono scegliere le spedizioni UPS carbon neutral tramite i nostri sistemi di spedizion. Questo processo di misurazione e compensazione, che è disponibile in più di 36 paesi, è rivisto e certificato in modo del tutto trasparente da enti terzi riconosciuti a livello mondiale. Dal 2014, offriamo anche in Italia i nostri servizi My Choice e UPS Access Point, per far fronte in particolare alla crescita nelle spedizioni legate all’e-commerce. Entrambi questi servizi non solo aiutano i consumatori a ricevere i loro pacchi più velocemente, ma contribuiscono anche a rendere il processo di consegna ancora più efficiente, riducendo ulteriormente le emissioni e chilometri percorsi.
La globalizzazione e la crescente interconnessione delle economie a livello globale è una forza positiva, e il commercio è in realtà una forza potente per una duratura riduzione della povertà che duri a lungo – un’idea esplorata in profondità dal nostro CEO, David Abney, in un recente post sul blog».
Oggi, il 19% del traffico navale mondiale passa dal Mediterraneo (nel 2005 era il 15%), e il Pil dell’area vale più del 15% del fatturato mondiale. L’Italia, dalla sua posizione di ponte naturale tra Europa e Africa, su cosa dovrebbe puntare per diventare l’hub commerciale del Mare Nostrum?
«In tutti i paesi in cui operiamo, vediamo l’importanza di mantenere e migliorare le infrastrutture, oltre a garantire il regolare passaggio delle merci attraverso le dogane. A questo proposito l’Italia non fa eccezione. Secondo il report Connecting to Compete della Banca Mondiale, condotto nel 2014, che classifica i paesi anche in base all’efficienza doganale e alla qualità delle infrastrutture, in Italia c’è ancora spazio per miglioramenti in questi due ambiti, rispetto ad economie simili in Europa. La nostra azienda accoglie con favore tutte le iniziative che semplificano i processi doganali, e riteniamo che la continua manutenzione e il miglioramento delle infrastrutture sia sempre un investimento utile».
La digitalizzazione sembra la nuova, dichiarata, frontiera per la prossima rivoluzione industriale. Da parte sua UPS si affida al sistema di navigazione e ottimizzazione stradale Orion come fulcro per la propria strategia di riduzione dei gas serra. Come pensa che Industria 4.0 impatterà sulla sostenibilità di manifattura e commerci?
«Negli Stati Uniti usiamo ORION (On-Road Integrated Optimization and Navigation) con l’obiettivo di alzare l’asticella dell’efficienza e del servizio al cliente. Utilizzando i dettagli relativi ai pacchi ed ai dati di mappe online personalizzate, ORION crea i percorsi di consegna più efficienti per gli autisti. Lo strumento sfrutta i numerosi dati telematici della flotta ed algoritmi avanzati per ottimizzare il percorso ad un livello senza precedenti.
Nel mese di marzo abbiamo annunciato che ci aspettiamo di ridurre di oltre 160 milioni di km all’anno la distanza percorsa dai nostri driver, quando ORION sarà pienamente operativo nel 2016 negli Stati Uniti.
Quando sarà a pieno regime, prevediamo una riduzione di 100.000 tonnellate metriche di emissioni di CO2, equivalenti a 21.000 automobili in meno sulla strada per un anno. Anche se qui in Europa utilizziamo la tecnologia avanzata di progettazione del percorso, ORION non è attualmente in uso, ma abbiamo visto un notevole successo negli Stati Uniti e continuiamo a valutare dove e quando portarlo in nuovi mercati».
La sola UPS movimenta più di 17 milioni di pacchi e documenti al giorno, e dunque un quantitativo enorme di packaging. Secondo la sua esperienza quali sono, nel mondo, le migliori iniziative messe in campo per il risparmio di materia nel packaging, e l’impiego di materie prime seconde al posto delle vergini?
«Ci sono molti modi perché il packaging sia migliore dal punto di vista ambientale: scegliere materiali sostenibili e riutilizzabili oppure utilizzare imballaggi delle giuste dimensioni per eliminare gli sprechi. In UPS siamo in grado di aiutare i nostri clienti a capire l’approccio migliore per utilizzare imballaggi più sostenibili. Attraverso il nostro Eco Packaging Responsible Program, siamo in grado di valutare i processi di confezionamento dei nostri clienti per determinare il modo migliore in cui proteggere i loro prodotti, scegliendo al tempo stesso materiali che riducono l’impatto globale sull’ambiente».
Fonte: GREEN REPORT