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08 Mar 2013

Il treno merci rischia di estinguersi

 

 

Genova - La fotografia scattata dall'ultima nota congiunturale di Confetra è impietosa. Il trasporto merci su ferrovia in Italia si è dimezzato negli ultimi sei anni. In parte il calo è dovuto alla crisi economica e alla diminuzione della domanda di trasporto. Ma il treno, stando alla nota, è riuscito a fare molto peggio anche rispetto alle altre modalità di trasporto, che pure non brillano. Fatto 100 il livello di volumi di merce trasportati nel 2007, cinque anni dopo, nel 2012, nave, aereo e camion avevano perso fra il 5 e il 15% del totale, mentre il calo del treno ha superato il 50%. Il settore logistico, secondo Confetra, ha risolto uno dei propri problemi: «Si è arrestata - dice la nota - l'erosione dei margini che aveva caratterizzato il settore negli ultimi anni. Si osserva infatti che a fronte di un calo dei volumi di traffico in tutti i comparti (tranne i courier e le spedizioni internazionali via mare), i fatturati crescono anche se con percentuali assai basse. Questi dati dovrebbero confermare il processo di razionalizzazione dell'assetto delle imprese in atto nella logistica». Per le imprese ferroviarie però restano le difficoltà. Nel solo ultimo anno «permane - spiega il Centro studi di Confetra - il calo del comparto ferroviario (-5,6%), con la conferma di una crisi strutturale del settore». Dati equivalenti vengono forniti da Giuseppe Ricci, segretario generale di Fercargo, associazione che riunisce circa il 90% delle imprese ferroviarie private che operano in Italia.
«Nel 2007 – dice Ricci – in Italia erano circolati 70 milioni di treni/chilometro. Nel 2012 il cargo ferroviario è sceso a 42 milioni treni/chilometro». Fercargo ha collaborato all'ultima nota rilasciata dall'Osservatorio mobilità e trasporti di Eurispes. Secondo Eurispes, l'Italia è fra i fanalino di coda a livello europeo. Solamente il 6% delle merci viaggia su rotaia nel nostro paese, mentre in altri paesi si oscilla fra il 12 e il 18%, con la punta del 30% dell'Austria. Francia e Spagna hanno una tradizione se possibile ancora peggiore della nostra per quanto riguarda il trasporto merci ferroviario, ma negli ultimi anni siamo riusciti a farci superare dai due vicini latini in termini di investimenti, che riguardano anche i passeggeri, ma rendono più efficiente anche il servizio cargo. Nel 2005 l'Italia investiva 10 miliardi di euro all'anno nelle ferrovie, contro i 6 miliardi della Spagna e i 4 miliardi della Francia. Nel 2010 la Spagna ci ha superato con 8 miliardi di euro, mentre la Francia ci ha quasi raggiunto a quota 5 miliardi. Ieri l'amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti, nel corso della conferenza di presentazione del Treno Verde, ha ribadito quanto più volte sostenuto nel corso degli ultimi mesi, ossia come le forti incentivazioni pubbliche al trasporto su gomma penalizzino, inevitabilmente, il più sostenibile trasporto su ferro. «Il settore del trasporto su camion -ha detto Moretti- è sregolato e non garantisce nemmeno i costi relativi alla sicurezza».
Eppure «siamo l'unico Paese al mondo che incentiva i camion piuttosto che i treni'». Incentivazioni che, hanno ricordato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, e Moretti, assommano a oltre un miliardo di euro tra contributi diretti e incentivi indiretti. Il calo di volumi del cargo ferroviario nel 2012... Leggi tutta la notizia

Fonte: SHIPPINGONLINE - IL SECOLO XIX

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