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08 Mar 2013

La logistica inefficiente, una tassa da 40 miliardi

 

 

Un costo superiore di oltre il 10% rispetto alla media europea, e che possiamo pensare come una tassa aggiuntiva da 40 miliardi di Euro l'anno. Stando ad alcuni studi citati nella ricerca presentata pochi giorni fa a Verona dall'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica e dall'Automobile Club d'Italia, è questo il prezzo dell'inefficienza logistica del nostro Paese. Il quadro sembra essere confermato da un report della Banca Mondiale, che dal 2007 monitora l'efficienza logistica di 155 Stati attraverso un indice denominato LPI (Logistic Performance Index). I fattori che influenzano tale indicatore sono molteplici, e vanno dalla funzionalità delle dogane alla qualità delle infrastrutture di trasporto e di information technology, dalla capacità di organizzare spedizioni competitive in termini di prezzo alla competenza e qualità dell'industria logistica locale, dalla tracciabilità delle spedizioni fino alla frequenza con la quale quest'ultime raggiungono il destinatario entro i tempi originariamente previsti. Ebbene, nella speciale classifica LPI l'Italia si posiziona solo al 24° posto, dopo quasi tutti gli altri principali Paesi UE e dietro molti Paesi asiatici. Considerato che questa scarsa performance ci costa un valore intorno al 2,5% del PIL, il risalire la classifica dovrebbe rappresentare una delle priorità del prossimo Governo, tant'è che se riuscissimo ad abbassare di un solo punto percentuale l'incidenza del costo della logistica e dei trasporti sul valore della produzione, potremmo già ottenere un risparmio di circa 10 miliardi l'anno. «I dati rappresentati a Verona» - ha commentato per il nostro Corriere Massimo Stronati, Coordinatore dell'Alleanza Cooperative Servizi e Utilities - «fotografano la condizione allarmante in cui versa il settore in Italia. Di recente era stato varato anche il piano della logistica, nella consapevolezza che occorre dare risposte per affrontare in modo globale, e non per pezzi isolati, il tema dei trasporti e della mobilità». Tra gli interventi più urgenti, ha spiegato Stronati, vi è la necessità di misure per «agevolare le politiche di aggregazione delle imprese e delle cooperative impegnate nel comparto, dove purtroppo prevale ancora la frammentazione». Leggi tutta la notizia

Fonte: CORRIERE NAZIONALE.IT

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