Come sono cambiate e stanno cambiando le esigenze nel vostro settore per quel che riguarda la logistica ed il trasporto delle merci?
Nell’ultimo decennio il settore del trainato, di cui Multitrax è un punto di riferimento in Italia, ha seguito l’evoluzione del trasporto in generale, andando incontro a un processo di internazionalizzazione e aggregazione di aziende per formare realtà più articolate e competitive. Questo ha portato allo sviluppo di una mentalità manageriale, attenta alla pianificazione nel lungo periodo e non solo alla gestione delle urgenze nell’immediato. Si va verso una vera e propria “industria dei trasporti” in cui le esigenze chiave sono l’affidabilità dei fornitori e la velocità nell’adattarsi alle richieste del mercato.
Ecco perché Multitrax ha investito per sviluppare una struttura aziendale solida, in grado di offrire una consulenza di alto livello ai clienti che vogliono ottimizzare la loro attività attraverso i semirimorchi più innovativi. A chi si relaziona con noi, offriamo un valore aggiunto: esperienza trentennale nel settore del trainato, rapporti consolidati con i premium brand europei (siamo importatori esclusivi di Feldbinder dal 1996, di D-TEC dal 2007 e di Kraker dal 2009), massime garanzie di affidabilità economica e continuità aziendale – tra cui il premio Credit Reputation Award riconosciuto dalla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, il Cribis Prime Company per la puntualità nei pagamenti verso i fornitori e la nomina di prima azienda italiana per crescita nell’ultimo decennio nel settore Trasporti e Logistica da parte del Financial Times.
Accanto a questo, ci siamo concentrati nello sviluppo di una divisione noleggio che ci permette di proporre in anteprima sul mercato italiano le innovazioni e di farle testare ai nostri clienti. Attualmente la nostra flotta è composta da 150 semirimorchi in 30 diverse tipologie, in questo modo garantiamo al cliente la massima flessibilità nell’adattarsi ai picchi di lavoro e alle richieste dei committenti.
Parlando di innovazioni, quali tipologie di investimenti state realizzando o prevedete per il prossimo futuro?
Nel 2024 siamo stati i primi in Europa a introdurre nella flotta noleggio due semirimorchi double deck Burgers equipaggiati con pannello solare e batteria di accumulo. Grazie alla struttura a due piani (ciascuno alto 182 centimetri), questo veicolo aumenta del 60% il volume di carico: bastano due viaggi con Burgers per trasportare l’equivalente di tre viaggi con un semirimorchio tradizionale. Il pannello solare sul tetto garantisce inoltre l’azionamento della sponda posteriore di carico con energia pulita ed è in grado di alimentare anche la batteria 24V del trattore stradale, riducendo il consumo di carburante.
Sempre nel 2024 abbiamo introdotto anche la versione racing del semirimorchio double deck Burgers per il trasporto di auto, go-kart e moto da gara, e lanciato un nuovo semirimorchio cisterna con braccio di carico/scarico radiocomandato per il trasporto di effluenti zootecnici, digestato e liquidi per la filiera del biogas agricolo.
Nel 2025 e 2026 proseguiamo con gli investimenti su nuovi prodotti da mettere a disposizione. Avremo presto in gamma il semirimorchio D-TEC pianale con gru scorrevole, una soluzione ideale per l’edilizia, perché permette di caricare e scaricare materiale direttamente con il semirimorchio. Presenteremo innovazioni nel campo dei porta container e, grazie alla nostra rete di relazioni internazionali, siamo in prima linea nel tema dell’elettrificazione dei semirimorchi – in cui presto vedremo interessanti novità.
In che modo le nuove tecnologie impattano sulla sostenibilità economica, sociale e ambientale?
Un aspetto spesso poco considerato è che anche la qualità e l’efficienza dei veicoli trainati hanno un impatto decisivo sulla sostenibilità economica e ambientale del trasporto. Un semirimorchio di nuova generazione è in grado di ottimizzare le performance del trattore stradale, riducendo il consumo di carburante, abbattendo l’emissione di sostanze inquinanti e rendendo più redditizia la movimentazione delle merci.
Un esempio è l’introduzione del semirimorchio a doppio piano, che consente ogni due viaggi di risparmiarne uno determinando una riduzione del 40% nelle emissioni di CO2. A questo si aggiunge la minore usura della componentistica, la riduzione del traffico veicolare e il risparmio nei pedaggi stradali. In aggiunta, abbiamo monitorato le prestazioni del pannello solare e calcolato che il sistema permette di risparmiare oltre 3,9 kg di CO2 ogni 100 km.
Ma la sostenibilità economica e ambientale di un semirimorchio deve essere valutata anche lungo l’intero periodo di esercizio, specialmente in Italia in cui l’età media del trainato è di 18 anni. Un semirimorchio realizzato con materiali innovativi e nuovi processi di ingegnerizzazione risulta più leggero, resistente e performante, garantendo così un aumento della portata utile per ogni viaggio, un risparmio di carburante e ridotti costi di manutenzione. Questo lo vediamo specialmente nei semirimorchi porta container D-TEC, tra i più leggeri sul mercato, e nei semirimorchi con piano mobile KRAKER, realizzati con un’esclusiva struttura imbullonata che offre la massima affidabilità a una tara contenuta.
Da ultimo, nuovi device intelligenti permettono il controllo da remoto dei parametri funzionali dei semirimorchi, facilitando la manutenzione predittiva e diminuendo i costi di fermo macchina. Abbiamo introdotto questi sistemi di monitoraggio e trasmissione satellitare dei dati nella nostra flotta noleggio, per migliorare la gestione dei veicoli ma al tempo stesso per favorirne la conoscenza e la diffusione in Italia.