La Commissione Finanze della Camera ha espresso parere favorevole sullo schema di decreto legislativo che chiarisce la non imponibilità IVA dei servizi di spedizione relativi ai trasporti di beni in esportazione e importazione, all’articolo 9. Questa modifica normativa risponde alle richieste di Fedespedi, la Federazione Nazionale Imprese Spedizioni Internazionali, avanzate al Ministero dell’Economia per correggere un’interpretazione eccessivamente rigida della Direttiva IVA, seguita dalla sentenza C288/2016 della Corte di Giustizia UE.
Chiarimenti importanti per il settore spedizioni e export
Il presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto, ha sottolineato l’importanza del chiarimento, che conferma la non imponibilità IVA anche per i servizi tra imprese di spedizione. Questo evita distorsioni di mercato, riduce costi e rischi finanziari, migliorando l’efficienza e la competitività delle aziende italiane nel settore export.
Riconoscimento politico e benefici per il commercio internazionale
L’on. Laura Cavandoli, deputata della Commissione Finanze e relatrice del testo, ha evidenziato come l’intervento normativo renda più chiaro il quadro legislativo dei servizi al commercio internazionale. Questo favorisce la competitività degli operatori della logistica e spedizioni in un momento delicato per l’import-export italiano.












