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23 Lug 2024
Si chiamano Futura, Marina e Lucia e sono le tre nuove talpe meccaniche avviate oggi e destinate ad operare su due progetti strategici del Sud Italia che proseguono a pieno ritmo, portati avanti da Rete Ferroviaria Italiana, capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS. Futura e Marina operano sull’itinerario AV/AC Napoli-Bari, Lucia invece sulla Palermo-Catania-Messina. Entrambi i progetti renderanno la rete ferroviaria del Sud Italia sempre più competitiva, integrata, efficiente e sostenibile, in grado di sostenere la crescente domanda turistica, le esigenze dei cittadini e del traffico merci.
L’avvio delle tre nuove TBM (Tunnel Boring Machine) è stato salutato con un evento tenutosi nel cantiere di Apice (Benevento) a cui hanno partecipato Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI, Dario Lo Bosco, Presidente di RFI e Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild.
Il lavoro di Futura e Marina per la linea AV/AC Napoli-Bari
L’obiettivo di Futura sarà quello di scavare la galleria Rocchetta, lunga circa 6,4 chilometri. Futura è costituita da una testa rotante del diametro di 12 metri spinta da 18 motori che generano una potenza complessiva di 3Mw. Lavorerà 24h, sette giorni su sette, e vedrà impiegate oltre 100 persone specializzate. Durante le fasi avanzamento, la talpa meccanica realizzerà anche il rivestimento impermeabile della galleria. È la seconda TBM avviata sulla stessa tratta dopo Aurora che ha già scavato circa il 90% della galleria Grottaminarda. I lavori della tratta Apice-Hirpinia, con un investimento di circa 628 milioni di euro, sono stati affidati da RFI al Consorzio Hirpinia AV (Webuild), sotto la Direzione Lavori di Italferr, altra società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS.
Sulla tratta Orsara – Bovino, la TBM Marina scaverà, invece, la prima delle due canne della galleria di Orsara, lunga circa dieci chilometri. Marina è costituita da una testa rotante del diametro di 9 metri, spinta da 11 motori che generano una potenza di 3 MW. Anche Marina lavorerà 24h, sette giorni su sette, con una forza lavoro di circa 100 persone altamente specializzate. Durante le fasi avanzamento dello scavo, la talpa meccanica realizzerà il rivestimento impermeabile della galleria. I lavori della tratta Orsara-Bovino, con un investimento di circa 562 milioni di euro, sono stati affidati da RFI al Consorzio Orsara-Bovino AV (Webuild e Pizzarotti), sotto la Direzione Lavori di Italferr.
Il raddoppio della tratta Apice – Orsara si estende per circa 47 chilometri, di cui l’80% in galleria, e prevede la realizzazione di una nuova stazione a servizio dell’Irpinia, oltre a due fermate, e la soppressione di quindici passaggi a livello, mentre il raddoppio della tratta Orsara – Bovino si sviluppa per circa 12 chilometri, di cui l’80% in galleria, con la soppressione di quattro passaggi a livello.
I lavori si inseriscono nel progetto della costruzione della nuova linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari, parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo e finanziata anche con fondi PNRR. Con l’attivazione della tratta Cancello – Frasso prevista nel 2025, sarà possibile viaggiare direttamente da Bari a Napoli in 2h 40’; al completamento dell’intera opera, entro il 2028, sarà possibile spostarsi da Bari a Napoli in due ore, fino a Roma in tre ore e da Lecce e Taranto verso la Capitale in quattro ore. L’opera costituisce già oggi un volano di sviluppo per il territorio e per la creazione di posti di lavoro: l’intera opera vede impegnate circa 7mila persone tra ingegneri, tecnici e operai, oltre a una filiera di 2mila imprese tra fornitori e subfornitori.
La talpa meccanica Lucia sulla Palermo-Catania-Messina
Qui Lucia si aggiunge alla talpa Igea già operativa da aprile 2024. La nuova TBM è la seconda delle cinque talpe complessivamente previste nel progetto di raddoppio della tratta Giampilieri-Fiumefreddo e sarà impegnata nello scavo della Galleria Taormina, lunga oltre 6 chilometri, a doppia canna. Il progetto rientra negli interventi di potenziamento del collegamento Palermo-Catania-Messina e completerà il raddoppio della linea ferroviaria fra Messina e Catania, attraverso la realizzazione di 42 chilometri di nuovo doppio binario, di cui circa 37 in sotterranea e in variante rispetto all’attuale linea.
Due i lotti in cui si divide il progetto del completamento del raddoppio della Messina- Catania, il primo, da Fiumefreddo a Taormina, si sviluppa lungo un tracciato di circa 14 chilometri con due viadotti, tre gallerie, per un totale di circa 11 chilometri, una galleria artificiale di un chilometro, la nuova stazione di Taormina e le due fermate Fiumefreddo-Calatabiano e Alcantara-Giardini Naxos. Il secondo lotto prevede 28 chilometri di nuova linea a doppio binario, con sei viadotti per circa due chilometri, otto gallerie, per circa 25 chilometri in sotterraneo, due stazioni e due fermate.
Gli interventi di velocizzazione dell'itinerario Messina-Catania-Palermo, progetto di RFI con la direzione lavori di Italferr, del valore di circa 12 miliardi di euro, nel complesso, garantiranno il rispetto dei requisiti d’interoperabilità e consentiranno una significativa crescita della competitività del trasporto viaggiatori su ferro, rispondendo alle esigenze di mobilità in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, regolarità e frequenza.
La nuova linea Napoli – Bari e la Palermo-Catania-Messina sono inserite nel progetto Cantieri Parlanti, realizzato dal Gruppo FS in collaborazione con il MIT, per raccontare in maniera trasparente le attività e i benefici delle nuove infrastrutture attraverso iniziative pubbliche, infopoint e una pagina web dedicata alle opere strategiche.
Fonte: FSNEWS