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19 Lug 2024
Nel corso della presentazione dell'undicesimo rapporto annuale "Italian Maritime Economy" a Napoli, il Centro Studi SRM in collaborazione con Intesa Sanpaolo ha messo in luce l'importanza della transizione verso carburanti alternativi nel settore del trasporto marittimo. Il rapporto sottolinea che il 6,5% della flotta attualmente in navigazione utilizza carburanti o propulsioni alternative, con previsioni che indicano un aumento fino al 25% entro il 2030.
L'attenzione sulle tematiche di sostenibilità e riduzione delle emissioni di carbonio nel trasporto marittimo è cresciuta notevolmente nell'ultimo decennio, influenzando aspetti quali finanziamenti, rinnovamento delle flotte, infrastrutture portuali e normativa del settore. Nonostante il trasporto marittimo continui a rappresentare il 2,2% delle emissioni globali di CO2 nel 2024, il settore rimane una delle modalità di trasporto più efficienti dal punto di vista ambientale.
Il rapporto evidenzia che il 50,3% degli ordini di navi a luglio 2024 riguarda unità che utilizzano combustibili alternativi, rappresentando un significativo aumento rispetto al 10,7% registrato nel 2017. Nello specifico, il gas naturale liquefatto rimane la scelta più diffusa, sebbene vi sia un crescente interesse anche per il metanolo. Le prospettive future mostrano che le navi con carburante GNL costituiranno il 35,9% del portfolio ordini, seguite da quelle con metanolo al 9,1%, gas di petrolio liquefatto al 2% e ammoniaca all'1%.
Il documento evidenzia che gli investimenti sostenibili nel settore dello shipping mantengono un buon ritmo e che l'adozione di carburanti alternativi è in costante evoluzione, ponendo le basi per una transizione verso un trasporto marittimo più sostenibile e a basse emissioni di carbonio.
Fonte: INFORMARE