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02 Lug 2024
Le imprese che operano nel settore dei trasporti marittimi da e per le principali isole italiane si trovano ad affrontare crescenti costi aggiuntivi legati ai noli marittimi. A partire dal primo luglio, le compagnie di navigazione hanno introdotto un ulteriore aumento nei costi per il traghettamento di veicoli, superando anche i 120 euro a mezzo.
Questo ennesimo aumento si aggiunge a una tendenza di crescita costante, che ha portato a un incremento di circa il 70% nei costi nel periodo tra gennaio 2019 e gennaio 2024.
La necessaria transizione ambientale nel settore non può avvenire isolatamente, bensì deve essere strettamente integrata con la transizione economica e sociale. È fondamentale evitare che tale transizione comporti la perdita di economia di scala e di posti di lavoro per alcuni settori a vantaggio di altri.
È inaccettabile che i costi per la salvaguardia dell'ambiente ricadano sempre sull'ultimo anello della catena economica. Pertanto, è urgente che il ministero e il Governo intervengano per prevenire eventuali speculazioni e garantire la sopravvivenza delle imprese di autotrasporto.
È essenziale introdurre modifiche normative che consentano agli autotrasportatori di recuperare automaticamente in fattura i costi aggiuntivi, alla stregua di quanto avviene per il gasolio. È imprescindibile che il Ministro Matteo Salvini si impegni concretamente per una transizione ambientale che vada di pari passo con quella economica e sociale, garantendo un cambiamento efficace verso un modello di sviluppo più sostenibile ed equo.
Fonte: CONFARTIGIANATO TRASPORTI