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15 Feb 2024

Porti italiani: calano le merci in 14 Authority su 16

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Nei primi nove mesi del 2023 perdono container tutti i grandi scali, eccetto Gioia Tauro.

 

Il 2023 non è stato un anno positivo per i porti italiani. Non lo è stato né sotto il profilo del traffico merci, le cui tonnellate sono complessivamente calate del 3%, tra gennaio e settembre (arrivando a 360 milioni), né dal punto di vista della movimentazione dei contenitori, scesa, nello stesso periodo, del 4,4% quanto a numero di teu (unità di misura pari un container da 20 piedi), pari a 8,44 milioni.

 

Ci sono stati decisamente tempi migliori, anche guardando la resa dei singoli porti: nel periodo, quasi tutte le 16 Autorità di sistema portuale hanno mostrato il segno meno sulle tonnellate di merci spostate, uniche eccezioni quella della Stretto di Messina, con +1,9%, e quella del Mar di Sicilia Occidentale (Palermo) con +1,7%.

 

Container in discesa


Non meno preoccupante la situazione dei container, settore in cui solo cinque Adps su 16 mostrano un segno più e a crescere, con l’eccezione di Gioia Tauro, che sale del 2,2% a 2,61 milioni di teu (ma è scalo di transhipment), sono tutti porti che macinano esigui traffici di contenitori (Bari, con 57mila teu, Ancona, con 132.901, Palermo, con 19.300, e Catania, con 40.636).

 

Il traffico ro-ro (fatto con navi per il trasporto di rotabili) si mantiene complessivamente stabile (+0,6%). Tutt’altro quadro emerge, invece, sui passeggeri, che crescono complessivamente del 16,4% a livello italiano. E i crocieristi, in particolare, segnano +54,8%.

 

I dati emergono dalle tabelle di Ports Infographics 2024, il report realizzato da Assoporti e Srm (il centro studi che fa capo a Intesa Sanpaolo). Leggi tutta la notizia

 

Fonte: IL SOLE 24 ORE

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