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04 Set 2023

ERFA, necessario migliorare la proposta di regolamento europeo sul trasporto ferroviario delle merci

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Stahl: un regolamento che apporta benefici al mercato solo dal 2030 in poi non è accettabile

 

Secondo l'European Rail Freight Association (ERFA), la proposta di regolamento sull'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria nello spazio ferroviario europeo unico presentata lo scorso 11 luglio dalla Commissione Europea è apprezzabile quanto ad obiettivi generali, ma necessita di significativi miglioramenti affinché possa avere un impatto reale e tangibile sulla crescita dei volumi di merci trasportati per via ferroviaria. Per l'associazione, che rappresenta compagnie ferroviarie europee private ed indipendenti, la proposta della Commissione, così com'è formulata, apporterebbe solo benefici minori ai servizi di trasporto ferroviario delle merci e non prima del 2030.
«Un regolamento che apporta benefici al mercato solo dal 2030 in poi - ha lamentato il presidente dell'ERFA, Dirk Stahl - non è accettabile. Abbiamo bisogno di un approccio pragmatico che miri a raggiungere obiettivi a breve e lungo termine. Crediamo che ciò sia realizzabile».


Tra gli aspetti positivi della proposta, ad avviso di ERFA ci sono l'inclusione della “pianificazione continua” della gestione dell'infrastruttura ferroviaria, dei diritti di capacità di trasporto multi-rete e di condizioni commerciali reciproche, tutte misure che - ha rilevato l'associazione - contribuiranno alla crescita del trasporto delle merci su rotaia in Europa. Tuttavia l'ERFA ritiene che la proposta debba essere migliorata a partire appunto dalla data di attuazione del regolamento: ricordando che l'attuale proposta prevede che le disposizioni previste non entrino in vigore prima del 2030, l'associazione ha evidenziato che, se è comprensibile che alcuni aspetti del regolamento richiederanno tempo sufficiente per essere sviluppati, altri potrebbero invece essere attuati immediatamente dopo l'adozione del regolamento. Per l'ERFA, quindi, le date di attuazione previste dal regolamento dovrebbero essere scaglionate, con misure come i diritti di capacità, i metodi di assegnazione della capacità e i diritti di risarcimento per modifiche alla capacità che potrebbero essere introdotte già a partire dal 2025.


Inoltre, secondo l'ERFA, dovrebbero essere soggette a miglioramento anche le richieste dei diritti di capacità, in quanto la proposta della Commissione UE prevede che i gestori dell'infrastruttura abbiano il diritto di rifiutare richieste di capacità se queste non rispettano la pianificazione della fornitura della capacità. L'associazione ha evidenziato che un sistema di questo tipo non garantirebbe la flessibilità necessaria al trasporto ferroviario delle merci e che, invece, dovrebbe essere previsto l'obbligo di offrire capacità il più possibile allineata alla richiesta di capacità ricevuta e il rifiuto delle richieste dovrebbe avvenire solamente in assenza di capacità disponibile. Secondo l'ERFA, dovrebbero poi essere introdotti strumenti per assicurare nel medio-lungo termine della riserva di capacità per il traffico delle merci sui principali corridoi.


L'ERFA ha denunciato anche che nel regolamento manca l'individuazione di un organismo di vigilanza neutrale e non è neppure previsto un qualsiasi ruolo degli utenti nei processi decisionali.


«È essenziale - ha sottolineato il segretario generale dell'ERFA, Conor Feighan - che il lavoro su questo dossier inizi rapidamente. La proposta della Commissione fornisce una solida base su cui lavorare. È chiaro però che sono necessari miglioramenti significativi. Riteniamo che la posizione dell'ERFA chiarisca i miglioramenti necessari in modo sufficientemente dettagliato».

 

Fonte: INFORMARE

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