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13 Dic 2022
BRUXELLES - Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Ue hanno annunciato oggi di aver adottato un meccanismo inedito volto a rendere più ecologiche le importazioni industriali dell'Europa facendo pagare le emissioni di carbonio legate alla loro produzione. Il Carbon border adjustment mechanism (Cbam, in italiano meccanismo di adeguamento del carbone alla frontera) sottoporrà le importazioni in diversi settori (acciaio, alluminio, cemento, fertilizzanti, elettricità, ma anche idrogeno) agli standard ambientali dell'Ue, viene spiegato in due comunicati di Consiglio e Parlamento europeo.
Il nuovo regolamento centralizza la governance del registro delle aziende importatrici Cbam (esonerando dagli obblighi le partite di valore inferiori a 150 euro), che saranno tenute a pagare la differenza tra gli oneri per le emissioni di carbonio pagate nel Paese dove le merci sono prodotte e le quote richieste dal sistema europeo di scambio di emissioni nocive (ETS).
Secondo l'intesa preliminare, lo strumento avrà l'obiettivo di evitare distorsioni della concorrenza e scoraggiare le delocalizzazioni. Inizialmente, cioè dall'ottobre 2023 e per un periodo transitorio ancora da definire, gli obblighi dell'importatore saranno limitati alla comunicazione delle importazioni. Solo successivamente scatterà, quando necessario, l'obbligo di pagamento. La durata del periodo di transizione e la data della completa entrata a regime del sistema sono collegate alla graduale eliminazione dei permessi di emissione gratuiti nell'ambito del sistema europeo Ets. Leggi tutta la notizia
Fopnte: ANSA EUROPA