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15 Ott 2021
La Commissione Ue, sulle modifiche del Protocollo sull'Irlanda del Nord, avanza una proposta "di salute alimentare, vegetale e animale" che porta a "una riduzione dell'80% dei controlli delle merci che arrivano dalla Gran Bretagna alle coste nord irlandesi". La proposta prevede anche il taglio del 50% delle formalità doganali per le stesse parti. La Commissione si è poi dichiarata pronta ad avviare intense discussioni con il governo inglese per trovare una soluzione permanente quanto prima.
Un accordo che, se accettato, potrebbe evitare ai cittadini inglesi una guerra commerciale con l'Ue fatta di dazi reciproci. Eppure, il ministro per la Brexit David Frost, che vorrebbe lo stralcio del Protocollo sull'Irlanda del Nord, ha già definito le proposte di Bruxelles come insufficienti, mentre il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic ha dichiarato: "Non c'è altra proposta. Questa è, al Regno Unito abbimo già fatto molte concessioni senza precedenti nella storia dell'Ue".
La vicenda - La divisione tra Irlanda e Irlanda del Nord esiste ormai da 100 anni, dopo che nel 1921 un atto unilaterale del governo britannico ha accolto il Paese sotto la propria ala. Una decisione che i nordirlandesi presero di buon grado, riconoscendosi più vicini agli inglesi per motivi sociali, culturali e soprattutto religiosi (nel nord sono protestanti mentre nel sud più cattolici). Allo scoccare dell'ora x per la Brexit, i nordirlandesi si sono trovati dunque tra due fuochi: da una parte la pace instabile con l'Irlanda che va avanti dal 1998, che a sua volta la mantiene inevitabilmente legata all'Europa, e dall'altra l'amore per la Corona. Leggi tutta la notizia
Fonte: TGCOM24