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29 Set 2021
“In questa delicata fase in cui l’economia nazionale e l’intero Paese avvertono una profonda voglia e un grande bisogno di ripartire e di tornare a vivere una sensazione di normalità, riteniamo che l’estensione del Green Pass voluta dal Governo sia una misura necessaria e di buon senso. Condividiamo infatti le parole del Presidente del Consiglio Prof. Mario Draghi, che ha definito il Green Pass come uno strumento di libertà e sicurezza per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte anche le attività economiche”.
Così il Vicepresidente di ALIS Marcello Di Caterina interviene in merito al decreto-legge relativo all’obbligo del Green Pass per i lavoratori recentemente approvato dal Governo.
“Con l’ultimo provvedimento governativo, sottoposto ora al consueto iter parlamentare di conversione in legge, dal 15 ottobre tutte le attività lavorative saranno ricomprese nell’obbligo di possedere ed esibire la certificazione verde. Le nostre aziende associate, con i loro imprenditori e dipendenti, si stanno già organizzando in tal senso - aggiunge Marcello Di Caterina - per individuare le modalità operative e per rendere più agevoli ed efficaci i controlli anche nei confronti degli autisti che effettuano carico e scarico della merce nonché di tutti gli operatori marittimi, ferroviari, interportuali e logistici. Siamo quindi ancor più motivati a lavorare per il Paese, con il consueto spirito propositivo e collaborativo, garantendo la massima tutela ai nostri lavoratori, ai committenti ed utenti finali con i quali entrano in contatto per le attività trasportistiche e logistiche e, di conseguenza, mettendo in sicurezza le nostre famiglie”.
“Ci rendiamo fin da ora disponibili - conclude il Vicepresidente di ALIS - a collaborare con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e con tutte le Istituzioni governative, anche attraverso l’istituzione di una apposita Cabina di regia, al fine di monitorare ed individuare le eventuali criticità che un settore così strategico ed essenziale per il nostro Paese, quale è appunto quello del trasporto e della logistica, potrebbe riscontrare dall’applicazione di tale norma e, soprattutto, al fine di individuare le soluzioni più concrete ed immediate che tutelino tanto la salute dei lavoratori quanto la competitività delle aziende italiane”.