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06 Apr 2021
Non si vive di solo cargo (trasporto merci), poiché per un aeroporto i voli passeggeri rappresentano la linfa vitale. Però, in tempi di crisi, anche dai voli cargo può derivare un aiuto prezioso per la tenuta di un aeroporto e Malpensa, di gran lunga il primo scalo merci del Paese, ne è un esempio lampante. Già durante il 2020, primo anno di Covid, il business legato al cargo aereo ha subito perdite decisamente inferiori rispetto al comparto passeggeri. Ma è in questo inizio 2021 che c’è stata l’accelerazione. Nel primo bimestre a Malpensa sono state movimentate oltre 103mila tonnellate di merci (tra import ed export), con una crescita vertiginosa del 32,1% rispetto al gennaio-febbraio dell’anno precedente. Le merci movimentate dai corrieri espressi, circa 30mila tonnellate, hanno registrato un balzo record del 93%, a conferma che la cargo city di Malpensa si sta rapidamente avvicinando ai livelli pre Covid grazie al boom del commercio elettronico e del materiale sanitario richiesto dalla pandemia, dall’incremento di traffico generato dalla nuova piattaforma logistica di Dhl e dai voli di Amazon.
Dopo l’inaugurazione ai primi di marzo della base logistica di Dhl Express Italy, che ha richiesto un investimento di 110 milioni di euro, nei giorni scorsi Malpensa ha tenuto a battesimo il nuovo volo Ups Napoli-Milano-Colonia. Per potenziare il suo network aereo a vantaggio delle piccole e medie imprese (Pmi) italiane e dell’export, Ups ha scelto di fare scalo a Malpensa. I due segmenti (Napoli Capodichino-Milano Malpensa e Milano Malpensa-Colonia) permetteranno alle Pmi delle regioni interessate – Lombardia, Piemonte, e Valle d’Aosta per il Nord Italia e Campania, Puglia e Basilicata per il Sud Italia – di guadagnare tempo prezioso a vantaggio dei processi produttivi e della soddisfazione del cliente finale. In questo caso, la compagnia non aprirà una propria base logistica come Dhl, ma si appoggerà ai magazzini della cargo city realizzati dalla Sea, la società che gestisce l’aeroporto.
E proprio la Sea sta già lavorando allo sviluppo futuro della cargo city. Spiegano fonti del gestore aeroportuale: «Lo sviluppo del cargo a Malpensa sarà accompagnato anche dallo sviluppo delle infrastrutture aeroportuali dedicate a questo segmento di traffico così come previsto dal Masterplan 2035». Sono inserite nel piano, infatti, la realizzazione di nuovi magazzini cargo di seconda linea per la logistica delle merci, di nuovi magazzini di prima linea per cargo handler, corrieri ed e-commerce, di un nuovo piazzale cargo con 22 nuovi stand per gli aeromobili di medie dimensioni, più un nuovo parcheggio. Spiega la Sea: «L’ammontare degli investimenti per queste nuove infrastrutture è di circa 90 milioni di euro, ai quali si dovranno aggiungere gli investimenti di operatori terzi che vorranno far crescere la loro attività su Malpensa e che si occuperanno direttamente della costruzione dei magazzini previsti. Il primo aeroporto cargo italiano potrà così gestire quasi 2 milioni di tonnellate di merci l’anno, quasi il doppio della sua capacità attuale». Leggi tutta la notizia
Fonte: IL SOLE 24 ORE