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13 Nov 2020
Dopo la drammatica flessione del primo semestre, in calo del 36%, le consegne rimandate durante il lockdown hanno portato il mercato dei veicoli commerciali al segno positivo, con un trend di recupero anche in ottobre, +9,6%. Tuttavia nel consolidato dei 10 mesi la flessione rimane molto pesante.
Per il mese di ottobre, le stime elaborate e diffuse dal Centro Studi e Statistiche UNRAE, evidenziano immatricolazioni pari a 18.850 autocarri con ptt fino a 3,5t, rispetto ai 17.201 dello stesso periodo 2019. Nei primi 10 mesi di quest’anno il mercato perde circa 28.000 veicoli da lavoro, segnando una pesante contrazione del 18,3% a 124.330 unità complessivamente immatricolate (152.100 nel gennaio-ottobre 2019).
“Le criticità di natura economico-sanitaria che gravano sullo scenario fanno prospettare spunti di ripresa molto contenuta per la parte finale dell’anno - afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere. Il mercato dei veicoli commerciali dovrebbe, infatti, registrare a fine 2020 un forte calo del 14%, con immatricolazioni tra le 160.000 e le 165.000 unità”. “Un ulteriore inasprimento delle misure di contenimento dell’emergenza, quale ad esempio un nuovo lockdown nazionale, avrebbe effetti pesanti in questi ultimi mesi oltre che sul quadro economico anche sugli investimenti in beni stumentali quali i veicoli commerciali.”
“Considerato, inoltre – conclude il Presidente – che la Commissione Europea sta portando avanti le procedure di infrazione verso l’Italia per il superamento dei limiti delle emissioni di PM10, appare sempre più urgente un concreto ed efficace intervento per accelerare il rinnovo del parco dei veicoli commerciali, che per vocazione e destinazione sono molto utilizzati nelle aree urbane. Parco circolante che conta ancora un 47% di veicoli molto anziani, rispondenti alle direttive di emissione ante Euro 4 e che, ai ritmi attuali, ci vorrebbero 12 anni per sostituirli tutti.”