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04 Mar 2020
Il 2020 inizia male per il mercato europeo dei veicoli industriali, confermando il trend negativo dei mesi precedenti. A gennaio, in tutta l'Ue le immatricolazioni di camion sono diminuite dell'11,5%, per un totale di 153.114 mezzi (erano 172.730 nel 2019), con un calo in tutti i segmenti di peso, fatta eccezione unicamente per i bus. Risultano in flessione i quattro i principali mercati, con il segno peno più pesante registrato dalla Spagna (-19,3%), seguita da Francia (‐9,1%), Germania (‐7,6%) e Italia (‐2,9%).
Leggeri, medi e pesanti. Per quanto riguarda i commerciali fino a 3,5 tonnellate, che rappresentano l'80% del mercato, le richieste a gennaio sono diminuite del 10,2%, pari a 125.927 immatricolazioni, trascinate dai segni meno delle principali piazze: Spagna (-20,2%), Francia (-9,2%), Germania (-3,0%) e Italia (-2,4%). Ancora più pesante è stata la perdita dei veicoli oltre le 3,5 tonnellate, che archiviano il il settimo mese consecutivo di calo della domanda, con -19,2% per un totale di 23.899 unità, anche in questo caso in rosso in Germania (-20,5%), Spagna (-14,9%), Francia (-12,4%) e Italia (-9,3%).
Pesanti e autobus. Ancor più preoccupante lo stato di salute dei truck oltre le 16 tonnellate che hanno chiuso il mese scorso con il calo più importante, un ‐21,7% (19.611) e una situazione geografica analoga alle precedenti categorie: Germania -26%, Spagna -15,9% e Francia -14,2%. L'unica nota positiva viene incassata dal comparto dei bus e pullman con un +4,9%, pari a 3.288 registrazioni. In questo contesto Francia e Italia hanno registrato solidi guadagni nel primo mese dell'anno (rispettivamente + 27,3% e + 17%), mentre la domanda è calata in Spagna (-3,4%) ed è rimasta più o meno invariata in Germania (+ 0,5%).
Fonte: TUTTOTRASPORTI