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06 Feb 2020
OSPEDALETTO LODIGIANO — Un treno dell’alta velocità Frecciarossa, partito da Milano alle 5.10 e diretto a Salerno, è deragliato questa mattina alle 5.35 all’altezza di Ospedaletto Lodigiano (Lodi) lungo la linea Milano-Bologna. Due vagoni, oltre alla motrice, si sono ribaltati.
Il bilancio dell'incidente è di due morti, Giuseppe Cicciù e Mario Di Cuonzo, di 52 e 59 anni. Entrambi erano ferrovieri: il macchinista del treno e un altro addetto delle Ferrovie dello Stato, che si trovavano nella motrice. I loro corpi sono stati sbalzati a centinaia di metri dal luogo dove è finita la corsa del treno, che in quel tratto viaggiava a 290 chilometri orari. Subito dopo lo scambio, un binario è stato completamente tranciato e l’altro deformato.
I feriti sono 31, nessuno dei quali in codice rosso, trasferiti negli ospedali di Lodi, Melegnano, Crema, Codogno, Piacenza, Castel San Giovanni e Humanitas, a Milano. Il più grave — con fratture multiple a un arto, ma non in pericolo di vita — è un pulitore delle ferrovie. Al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Lodi sono arrivati quasi la metà dei feriti: «Nessuno è in pericolo di vita ma il loro stato emotivo è molto provato», ha riferito il responsabile del pronto soccorso, Stefano Paglia.
Il treno non era, per fortuna, molto affollato: a bordo c'erano in tutto 33 persone, e le prime carrozze erano semivuote. In particolare nella carrozza n.1, dove si trova la cabina di manovra, con i due macchinisti, i dieci posti a sedere e la saletta executive per le riunioni, erano vuoti. Era il primo convoglio del mattino, partito all'alba dal capoluogo lombardo e diretto nel capoluogo campano. «Poteva essere una carneficina», ha detto all'Agenzia Ansa il prefetto di Lodi Marcello Cardona.
Sul luogo dell'incidente sono arrivati immediatamente decine di mezzi di soccorso di vigili del fuoco e 118. Altri — compresi due elicotteri — sono arrivati da Milano, Crescia e Como.
Le cause dell’incidente - avvenuto su un tratto rettilineo — sono in via di accertamento: gli inviati del Corriere sono in diretta video dal luogo del disastro . Secondo una prima — ancora necessariamente parziale — ricostruzione, il deragliamento potrebbe essere stato provocato da uno scambio lasciato aperto: nella notte sarebbe stata fatta manutenzione, lo scambio, in gergo tecnico, sarebbe stato «morsettato».
Fonte: CORRIERE DELLA SERA - MILANO