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27 Gen 2020
Otto mesi di reclusione per un sessantenne imprenditore bergamasco, amministratore di un’importante azienda di autotrasporti, accusato per oltre 15.000 euro di pedaggi autostradali non pagati lungo l’A4, tra Agrate Brianza e Seriate, dai propri autisti.
L’imputato, in Tribunale a Monza la scorsa settimana, doveva rispondere davanti al giudice Giovanni Gerosa di insolvenza fraudolenta. La richiesta di condanna era stata di 10 mesi, ma il giudice nella sua sentenza l’ha lievemente ridotta portandola a otto mesi.
Nelle ultime udienze avevano riferito in aula anche i testi della difesa, gli autisti della ditta di autotrasporti. “Guidavo più veicoli, in particolare da Bergamo verso la Francia. Arrivavamo al Telepass, la sbarra non si alzava e chiedevamo la ricevuta per il mancato pagamento. Presentavamo lo scontrino del mancato pagamento in ufficio, poi non sapevo se c’era una regolarizzazione dei pagamenti da parte del titolare. Il Telepass non funzionava per mancanza di copertura finanziaria, o quantomeno così avevo sentito, ma non ne avevo certezza. Ma è quello che si diceva”.
La difesa aveva chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. “Il dolo del reato – aveva spiegato il legale – non è concretizzato. Non è provata oltre ogni ragionevole dubbio la volontà di non assolvere l’obbligazione contratta di pagamento. Escludo la sussistenza dell’elemento soggettivo”.
Fonte: GIORNALEDIMONZA.IT