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21 Gen 2020
TRESIGNANA - Una calamita per ingannare il dispositivo che registra la guida e poter permettere al camionista di viaggiare il doppio delle ore consentite per legge. È quanto la Polizia locale dell’Unione Terre e Fiumi ha trovato lunedì pomeriggio a bordo di un autoarticolato di nazionalità romena.
Il magnete di grosse dimensioni era posizionato sul sensore che dal motore invia gli impulsi al cambio, in questo modo il tachigrafo non registrava la guida. Questa alterazione tradizionale (ormai superata da sistemi elettronici) è costata all’autista il ritiro della patente e una sanzione di 1.736 euro, che ha dovuto pagare subito. Oltre alla calamita, l’autotrasportatore non viaggiava in regola con i documenti della merce trasportata, anche per questo è stato sanzionato.
Negli ultimi mesi i controlli della Polizia locale dell’Unione hanno anche permesso di rilevare anche diverse centraline elettroniche in grado d’impedire il consumo di additivo AdBlue ai veicoli industriali (autocarri e autoarticolati). Si tratta di una frode difficile da rilevare. I veicoli Euro 4, 5 e 6 hanno l’obbligo di usare l’AdBlue per non inquinare, con questa centralina invece il camion viaggia come se fosse un Euro zero. Oltre che aumentare l’inquinamento, le imprese che attuano questa frode pongono in essere una concorrenza sleale nei confronti degli altri autotrasportatori, infatti risparmiando sull’AdBlue possono ridurre le richieste economiche ai propri committenti.
Da sottolineare gli ultimi controlli da parte degli agenti specializzati nell’autotrasporto internazionale, finalizzati al contrasto della concorrenza sleale posta in essere da corrieri abusivi, che svolgono la professione di trasporto merci senza i titoli autorizzativi rilasciati dal proprio Paese. Negli ultimi mesi sono stati posti sotto fermo amministrativo due veicoli utilizzati a tale scopo, sanzionando con migliaia di euro di multa i conducenti.
Fonte: ESTENSE.COM