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27 Set 2019
BRUXELLES – Si è improvvisamente complicato l'iter che dovrebbe portare alla nascita di una nuova Commissione europea il 1 novembre prossimo. A ridosso delle prossime audizioni parlamentari, due candidati commissari non hanno ottenuto il via libera della commissione affari giuridici del Parlamento europeo. In dubbio, per conflitto d'interesse, sono la rumena Rovana Plumb, destinata ai trasporti, e Laszlo Trocsanyi, che ha ottenuto il portafoglio dell'allargamento.
«Per 24 commissari designati la procedura di controllo è terminata. Per due candidati la procedura è stata invece sospesa», ha detto giovedì 26 un portavoce del Parlamento europeo. «Per questi casi, il presidente del Parlamento europeo invierà una lettera al presidente della Commissione europea, dichiarando che è stato individuato un conflitto d'interesse». Alla socialista Plumb e al popolare Trocsanyi vengono rimproverati rispettivamente prestiti sospetti e legami con uno studio d'avvocati.
Il Parlamento europeo aveva chiesto precisazioni a 10 commissari designati. Solo due sono stati bloccati. Ora, fin tanto che non vi sarà il benestare della commissione affari giuridici, la loro audizione non potrà avere luogo. È molto difficile prevedere l'esito della partita. Il Parlamento europeo dovrà decidere se chiedere un rimpasto dei portafogli oppure addirittura un cambio di persona. La decisione è politica e dipende in primis dai capigruppo.
I tempi sono stretti. Le audizioni sono previste dal 30 settembre all'8 ottobre. Quelle dei due candidati presi di mira sono fissate per il 1 ottobre (Laszlo Trocsanyi) e il 2 ottobre (Rovana Plumb). Non è la prima volta che il Parlamento europeo esprime dubbi su un candidato-commissario. Caso emblematico è stato quello di Rocco Buttiglione, che nel 2004, dopo avere definito durante l'audizione l'omossessualità «un peccato», fu sostituito da Franco Frattini.
Al di là delle particolarità dei due esponenti politici ungherese e rumeno, c'è il desiderio da parte dell'assemblea parlamentare di fare sentire la propria voce in questo frangente, pur di rafforzare il suo ruolo in Europa rispetto alla Commissione e al Consiglio. D'altro canto, queste audizioni sono prese molto sul serio dai candidati-commissari che in queste settimane hanno incontrato i capigruppo politici e i presidenti di commissione, oltre che risposto alle domande scritte ricevute nei giorni scorsi.
Fonte: IL SOLE 24 ORE