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21 Mar 2019
Fornire un modello di Port Community System uniforme, che sia capace di superare i limiti dei sistemi attuali, garantendo un livello di servizio organico nel Sud Italia e abilitando servizi e funzionalità che risultino omogenei nei porti delle regioni meno sviluppate.
In poche parole, occorre creare un’offerta portuale strutturata e standardizzataappetibile per il mercato dei traffici nazionali e internazionali. Un progetto lungimirante che fa ricadere la scelta dell’UirNet Spa proprio sull’Autorità portuale di Messina per l’insediamento del tavolo tecnico delle Autorità di sistema portuale del Sud Italia. Ne sono convinti l’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, del Mare Adriatico Meridionale, del Mar Tirreno Centrale, del Mare di Sicilia Occidentale, del Mare di Sicilia Orientale e di Assoporti che prendono parte al progetto.
Cosa sono i Port Community System
I PCS,Port Community System, sono delle piattaforme elettroniche che hanno la capacità di mettere in collegamento diversi sistemi in uso alla comunità portuale, tra cui Capitaneria di porto, Agenzia delle dogane, ma anche terminalisti, ormeggiatori, piloti, spedizionieri e aziende di autotrasporto, col fine ultimo di favorire la cooperazione e semplificare gli scambi informativi, ottimizzando i processi che coinvolgono anche l’intera logistica ed i trasporti sul territorio di riferimento.
Non sfugge quindi l’importanza che un sistema del genere può svolgere nell’area dello Stretto di Messina soprattutto in relazione alla gestione dei flussi di traffico per i singoli porti che consente attraverso la piattaforma logistica nazionale, di conoscere le previsioni di arrivo dei mezzi in determinate fasce orarie e di programmare l’organizzazione degli arrivi.
Il PCS può svolgere inoltre anche per il settore croceristico un ruolo importante nella verifica delle prenotazioni, nel controllo dei varchi attraverso le liste passeggeri e le crew list. Ma anche nella gestione dei mezzi di trasporto e delle zone di interesse nel territorio circostante.
Messina, palestra di sperimentazione
Il porto di Messina, a differenza di altri porti, non era dotato di un sistema proprio ed esattamente per questa ragione si candida a diventare una vera e propria palestra di sperimentazione per tutte le iniziative che sono legate all’implementazione del modello di PCS. Il coinvolgimento dell’authority messinese è estremo: i porti ed i servizi portuali oggi procedono spediti verso la digitalizzazione e non è più possibile operare seguendo vecchie categorie. “Lo sviluppo delle information and communication technologies non è più solo una necessità ma un obbligo”, ha commentato il commissario dell’authority messinese, “non vogliamo essere tagliati fuori dai nuovi processi economici”.
La sinergia tra Apdi Messina e UirNet è nata già diversi anni fa con la sottoscrizione di un protocollo di intesa che prevede la cooperazione tra le parti per l’analisi e la progettazione e realizzazioni delle infrastrutture e sistemi necessari alla gestione dei flussi logistici che attraversano lo Stretto. Nell’ambito del PON Reti e Mobilità 2007-2013 era stato realizzato una sala controllo merci pericolose per il controllo operativo e amministrativo sulla filiera mediante rappresentazione geospaziale degli elementi di rischio.
Fonte: TCE MAGAZINE