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15 Mar 2019
TERAMO - «Dati in linea con quelli attesi» dice il docente di Scienza delle Costruzioni, della Sapienza, Achille Paolone. Troppo presto per definirli «confortanti», chiarisce subito Placido Migliorino, il dirigente del Ministero Infrastrutture e Trasporti che ha vergato la famigerata relazione sulla sicurezza dei viadotti autostradali di A24 e A25 che ha sollevato allarmi e polemiche. Anzi, di più: lo stesso Migliorino spiega che, semmai, «c’è qualche problema, rispetto alle previsioni iniziali, sulla deformabilità della struttura, superiore a quella prevista dalle verifiche iniziali fatte dalla società concessionaria».
E’ questa la situazione del viadotto Colle Castino, A24, tra San Gabriele e Teramo. Uno dei cinque su cui il Mit ha deciso di effettuare prove di carico proprio per fugare ogni dubbio sulla sicurezza. Tir e furgoni che vengono posizionati e fatti passare sulla campata, aggiunti a blocchi enormi di cemento. Il tutto monitorato da sensori vari per avere un quadro in tempo reale degli effetti.
A ora di pranzo arriva anche il ministro Danilo Toninelli, che sulla questione ha intrapreso una vera e propria battaglia: «Il senso di questa giornata è racchiuso in una parola: sicurezza. Lo Stato, il Mit, l’Università, fanno una valutazione scientifica che produrrà un modello pubblico per la sicurezza dei viadotti che faremo applicare ai concessionari che finora consegnavano la propria documentazione. Ora non ci limitiamo a vedere le carte, ma si torna ai controlli. Lo Stato non vuole sostituirsi a nessuno, ma torna a fare il proprio mestiere. L’obiettivo è evitare episodi drammatici come quello del ponte di Genova».
Il ministro, su sollecitazione, garantisce anche lo sblocco, seppur tramite «stati di avanzamento lavori», dei 192 milioni stanziati nel decreto Genova per la messa in sicurezza straordinaria: «Me le ricordo bene i 192 milioni, ci ho lavorato tanto affinché arrivassero. I soldi ci sono, ma il rammarico è che non ci sono solo contenziosi con Strada dei Parchi. Quando sono arrivato al Ministero ne ho trovati 400. Con una migliore interlocuzione si potrebbero risolvere i problemi». Colle Castino è uno dei sette viadotti finiti nel mirino della magistratura teramana: l’inchiesta ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di sei persone, vertici di Strada dei Parchi, con le accuse di inadempimento nelle pubbliche forniture e disastro sotto forma di pericolo.
La prove, come spiega Achille Paolone, docente di Scienza delle Costruzioni alla Sapienza, consiste nel collocare «carichi realizzati con blocchi di cemento e autocarri che riproducono quelli previsti dalle norme» per verificare il comportamento del ponte. Proprio qui sta la novità: un valore di carico, 200 tonnellate, praticamente identico a quello sancito dalle leggi. Quindi un test molto veritiero che, come dice Paolone, per ora fa registrare «una corrispondenza tra i valori attesi e quelli teorici».
Aggiunge Migliorino che «gli autocarri simulano il carico uniformemente» e questo serve a misurare «le deformazioni riscontrate nell’impalcato, sia in termini di abbassamenti, sia di deformazioni unitarie, che di sollecitazioni e tensioni». «In più – aggiunge il dirigente Mit – abbiamo costruito un risalto di metallo su cui facciamo passare una massa nota, di 44 tonnellate, con una velocità costante di 30 chilometri orari. Così produciamo un impulso, registrato da nove accelerometri, che caratterizza il comportamento dinamico dell’impalcato. Questo ci consentirà di creare un modello tarato per essere esteso a tutti gli altri viadotti, in modo da avere certezze». I controlli, così fatti, saranno estesi al viadotto di Macchia Maiura, sulla A25, dove ci sarà una caratterizzazione dinamica molto particolare, correlando il grado di ammaloramento alla risposta sismica. Repliche anche sulla A14 (Autostrade per l’Italia), vicino Ancona.
Fonte: IL MESSAGGERO.IT