News

03 Set 2018

D’Agostino: «Una ''zona speciale'' per sostenere il porto di Genova»

Zeno_DAgostino_01

 

Intervista a Zeno D’Agostino, presidente Assoporti.

 

Genova - «Dobbiamo sostenere la richiesta di Genova di accedere ai vantaggi della zona economica speciale. Ma dobbiamo anche vigilare: il rischio è che la burocrazia impantani un percorso necessario al porto e che finisca come a Napoli dove manca un decreto e la zona economica speciale è ferma al palo». Zeno D’Agostino guida Assoporti, l’associazione degli scali italiani, e ha in mente un piano «per supportare al massimo l’iniziativa della Regione».

 

L’iter per trasformare Genova in zona logistica è iniziato. È una buona risposta alle difficoltà logistiche dopo il crollo del Morandi? 
«Sì, perché i fronti su cui intervenire sono due: quello delle infrastrutture, che mi pare siano necessarie soprattutto in questo caso, e quello software, con iniziative legate al miglioramento dei servizi».

 

I vantaggi della zona speciale quali sono? 
«Basta pensare alle facilitazioni economiche previste: se potenziamo gli strumenti previsti con un abbattimento significativo degli oneri sociali, per Genova è un’ottima notizia. Nella zona logistica speciale poi sono previsti sgravi e leve fiscali per le aziende che così potranno compensare la situazione difficile. Tutto il Paese e il Nord Italia ne trarrebbero un beneficio».

 

Le aziende logistiche soffrono… 
«Ma è con questi strumenti che le incentivi e liberi risorse addirittura per investimenti. Mi spiego: queste misure vanno ad incidere concretamente sulle aziende e sui lavoratori e sono questi incentivi che fanno cambiare idea agli imprenditori e consentono loro di confermare la presenza sul territorio».

 

Teme che qualcuno possa lasciare Genova? 
«Ad oggi non credo. Se poi si fa la zona logistica speciale, si tampona a dovere l’eventuale emorragia. Sono più preoccupato per altro…».

 

Per cosa? 
«Per gli investitori che avevano messo il Mediterraneo tra le loro priorità. L’Europa del Sud, almeno nei porti, è tornata appetibile recentemente e con i tutti i porti italiani siamo riusciti a formare una squadra compatta che presentasse l’offerta italiana al mercato. Il crollo del Ponte Morandi potrebbe cambiare questo feeling che si era creato».

 

Si riferisce ai cinesi e ai progetti sulla Via della Seta? 
«Non solo. Sono in tanti ad essere interessati ai porti italiani. Ora l’attenzione deve anche spostarsi su chi era intenzionato ad investire a Genova: dobbiamo convincerlo che è ancora una buona idea. Cona la zona logistica speciale avremmo una carta in più, a patto che non succeda come a Napoli...». Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: THE MEDI TELEGRAPH

GEP Informatica
Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
Logistica Integrata
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
SOS Logistica
TN Trasporto Notizie