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13 Feb 2018

Grimaldi valuta l’addio al Pireo

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Il gruppo sul piede di guerra contro un recente incremento disposto per i veicoli nuovi sbarcati nello scalo.

 

Il gruppo Grimaldi, e con lui i vari operatori car carrier che si servono del Pireo come punto di sbarco di ‘veicoli finiti’, sta protestando contro un recente aumento delle tasse portuali deciso dai vertici dello scalo per questo tipo di merci.

 

Secondo quanto riferito dalla testata specializzata Automotive Logistics, l’incremento disposto dalla Pireaus Port Authority sarebbe di circa il 34%, tanto che se in precedenza per un mezzo inferiore alle 3 tonnellate la cifra richiesta era di circa 33 euro, l’esborso per veicolo sarebbe ora pari a circa 40 euro, cui potrebbe doversi aggiungere un’ulteriore quota di circa 5 euro per spese connesse alla safety.

 

L’introduzione della misura, come detto, ha scatenato la reazione dei diversi operatori che utilizzano lo scalo per servire i mercati interni, spalleggiati anche dall’associazione di categoria ECG (European Vehicle Logistics), alcuni dei quali si sono detti pronti a mettere in atto contromisure altrettanto forti. Costantino Baldissara, Commercial, Logistics & Operations Director di Grimaldi, che ha inviato una lettera di protesta formale alla PPA, dopo aver descritto la mossa dell’ente come “incurante degli interessi degli operatori e dei produttori”, ha spiegato a S2S che il gruppo partenopeo sta anche prendendo in considerazione la possibilità di servirsi di “altri porti, il cui utilizzo è comunque subordinato all’ok delle case automobilistiche”. Il manager ha anche detto di sperare che, sebbene la decisione dell’autorità del Pireo al momento sembri definitiva, possa però essere revocata. Leggi tutta lA notizia

 

 

Fonte: SHIP2SHORE

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