News

01 Dic 2017

Confronto Ministero-Autotrasporto, Fiap: ''Bene, ma (uniti) si poteva fare di più''

SILVIO_FAGGI_FIAP_INCONTRO_MIT_ASSOCIAZIONI_AUTOTRASPORTO

 

Silvio Faggi, Segretario Nazionale Fiap.

 

L’incontro tra governo e associazioni di categoria tenutosi mercoledì 29 novembre si è concluso in maniera positiva; segno evidente che, quando c’è unità di intenti, i risultati si ottengono con maggiore facilità.

 

Si poteva fare e ottenere di più? A parere di Fiap sì e diremo anche il perché abbiamo maturato questa convinzione. Vediamo intanto di elencare, seppure sinteticamente, gli argomenti oggetto dell’incontro e quali le risposte ottenute.

 

La delegazione governativa, in assenza di un sottosegretario con delega ai trasporti, era guidata dal dott. Mauro Bonaretti, capo del gabinetto del ministro, affiancato da Alberto Chiovelli, capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari generali e il Personale e si è presentata con molta concretezza, con il mandato di dare risposta alle richieste dell’autotrasporto.

 

Così, per esempio, l’emendamento relativo al taglio dei 50 milioni in tre anni, passato in Commissione Trasporti, sarà ritirato in sede di conferma prevista in Commissione Bilancio; per cui non ci sarà il temuto ulteriore taglio alle risorse destinate al settore.

 

Salta anche il cosiddetto emendamento Amazon, che avrebbe introdotto una ulteriore liberalizzazione per le imprese che intendono esercitare l’attività con veicoli fino a 1,5 ton che, per inciso, a detta dei tecnici non esisterebbero neppure.

 

Buone notizie anche per tutte le imprese che attendono il pagamento del rimborso dei pedaggiautostradali e dei contributi per la formazione fatta nel 2015/2016: entro il 7 dicembre, prima della chiusura della ragioneria, verranno fatti i mandati di pagamento, salvo casi particolari e complessi.

 

Per quanto riguarda, invece, il tema delle spese non documentate, che anche quest’anno ci ha costretti a dover alzare la voce, l’intenzione dichiarata dai rappresentanti del Governo è quella di mantenere gli stessi importi concordati per il 2016. Come è noto a tutti, questa misura diventerà operativa soltanto con la prossima dichiarazione dei redditi a giugno/luglio 2018, quando presumibilmente si sarà già insediato un nuovo governo, che non sappiamo come intenderà agire sul tema. E’ comunque prassi consolidata che gli impegni assunti dal Governo uscente vengano in prima battuta mantenuti da quello entrante, salvo poi ridiscutere le singole misure per gli anni successivi.

 

Rispetto invece alle questioni legate al Pacchetto Mobilità dell’Unione Europea, ci è stato riferito che il ministro Graziano Delrio parteciperà, il 5 dicembre prossimo, al Consiglio dei ministri dell’UE nell’ambito del quale è intenzionato ad assumere una posizione rigida su una serie di temi che stanno a cuore all’autotrasporto nazionale.

 

In ogni caso il ministero ha chiesto alle Associazioni la disponibilità a costituire un tavolo permanente, dove dovranno essere affrontate e condivise tutte le questioni più spinose da inserire nel Pacchetto Mobilità.

 

Infine, con i rappresentanti del ministero è stata affrontata anche la questione, divenuta ormai  una vera e propria emergenza, della carenza di personale in tante, troppe, sedi della Motorizzazione civile, con tutto ciò che ne consegue in termini di allungamento dei  tempi, maggiorazioni dei costi, assunzioni di responsabilità da parte degli autotrasportatori per la mancata revisione dei veicoli. Anche su questo fronte le notizie che ci sono state date sonosicuramente positive; oltre ai 30 ingegneri già inseriti in organico, con la prossima legge di bilancio sarà possibile assumerne altri 100, anche se l’intenzione è quella di far lievitare questo numero a 270, in modo da incrementare l’organico di 300 nuove figure in totale, beneficiando a tale scopo di risorse proprie del ministero.

 

Un risultato positivo? Per certi versi, sicuramente. Un po’ di amaro in bocca rimane se si pensa che ciò che è “rimasto fuori” dalle concessioni ministeriali sono esattamente le questioni su cui non c’è intesa tra le associazioni.

 

Come a dire: tutto quanto è stato chiesto è stato concesso. E’ rimasto fuori ciò che l’autotrasporto non è stato in grado di chiedere in maniera unitaria. Tra le questioni in sospeso figura, per esempio, l’applicazione delle norme sui tempi di pagamento delle fatture di trasporto, che tutti lamentano, ma rispetto ai quali non si riesce a trovare una  ricetta condivisa.

 

«Io ho per l’ennesima volta riproposto, come soluzione, la proposta della FIAP sulla indetraibilità delle fatture non pagate entro i termini legali, sia ai fini IVA che dei redditi», si lamenta Silvio Faggi, Segretario Nazionale Fiap. «Ma come già è accaduto in altre occasioni, su tale questione, malgrado incida direttamente sulla sopravvivenza non soltanto delle piccole imprese, ma anche di quelle medie e grandi, non si riesce a costruire un fronte compatto».

 

Siamo convinti che se una norma di questo tenore fosse stata adottata a suo tempo, casi come quelli dell’ILVA di Taranto o della crisi del Gruppo Artoni avrebbero avuto un epilogo molto diverso per migliaia di imprese di autotrasporto.

 

L’attuale normativa che rinvia solo ai controlli l’onere di accertare ed eventualmente di sanzionare il ritardato pagamento delle fatture di trasporto è dimostrato e documentato che non funziona, per cui è urgente e necessario cambiare le regole.

 

«Io non ho mai visto – conclude Faggi – un solo verbale della Guardia di Finanza per ritardato pagamento delle fatture di trasporto».

 

Senza nulla togliere a quanto di positivo è stato portato a casa, questo sì che sarebbe stato, a nostro parere, un risultato straordinario di cui avrebbero beneficiato tutte le imprese di autotrasporto, nessuna esclusa.

 

Comunque un dato è certo, noi non molliamo e ci riproveremo.

 

 

Fonte: FIAP

Verizon Connect
Grimaldi Group
sogedim
C2A
SP TRANS
Aziende Green su Transportonline
TN Trasporto Notizie