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09 Nov 2017

Quattro big per i retroporti del Terzo valico

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Confermano l’interesse Fuorimuro e Autamarocchi, indiscrezioni sul colosso svizzero Msc

 

GENOVA - A fine ottobre Mercitalia Logistics, società delle Ferrovie dello Stato per la logistica integrata, ha avviato il confronto competitivo con i 4 operatori economici che hanno manifestato interesse all’acquisto o locazione di una porzione dei parchi ferroviari di Alessandria Smistamento e Novi San Bovo, sulla linea del Terzo valico. Mercitalia ora ha inviato a questi soggetti planimetrie, dati tecnici, prezzi base degli immobili, in modo che le aziende interessate possano presentare la loro offerta entro i primi di dicembre. Conferma l’interesse per l’infrastruttura novese FuoriMuro, operatore ferroviario merci nato in origine per la manovra dei carri nel porto di Genova e oggi in fase espansiva. In particolare, la società controllata al 50% dal gruppo Fnm di Milano vorrebbe realizzare a Novi un polo di trasbordo e smistamento merce treno-treno (progetto Metrocargo). Interesse anche da Autamarocchi, colosso triestino dell’autotrasporto, che valuta entrambe le infrastrutture come possibili opzioni per rafforzare le attività intermodali.

 

L’interesse di Msc, seconda compagnia marittima al mondo nel trasporto dei container, per il momento risulta vincolato alle indiscrezioni e ai movimenti sottotraccia che l’attivismo di Mercitalia ha messo in moto nel mondo della logistica. In particolare, nei mesi scorsi sarebbero circolate comunicazioni tra i vertici di Msc, Cassa depositi e prestiti e la stessa Mercitalia (mediate da Fabrizio Palenzona, fino a ieri consigliere di Unicredit e uomo forte della logistica italiana) per gli investimenti dell’armatore svizzero su Genova - in particolare sul futuro polo container di Sampierdarena - che potrebbero coinvolgere anche la struttura retroportuale di Alessandria. Gli altri “sospettati” si sfilano, a partire dal Psa Terminal di Voltri-Pra’ e dal gruppo logistico Spinelli di Genova, che voci di corridoio a inizio estate volevano tentati da un possibile ingresso nel retroporto di Rivalta Scrivia. In realtà Psa al momento non starebbe valutando opzioni di questo tipo, benché in effetti nel corso dell’anno ci fosse stato qualche pourparler per una quota nell’Interporto di Novara, mentre da Spinelli fanno sapere che l’investimento non rientra nella sfera d’interesse del gruppo. Rimane anche da capire quanto faccia bene alla logistica su treno la moltiplicazione delle infrastrutture, con conseguente frammentazione del sinora non enorme carico alimentato dai porti liguri: non è un caso che le Fsi hanno sin dal 2012 investito insieme all’operatore ferroviario svizzero Hupac sui parchi ferroviari di Milano, Piacenza, Brescia (che possono movimentare merci da Sud, ma anche dai porti del Nord Europa) concentrando lì le proprie strategie. Leggi tutta la notizia

 

 

Fonte: THE MEDI TELEGRAPH

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