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27 Ott 2017
SITUAZIONE GENERALE
Settimana senza novità particolari per il nostro settore. Il mondo della politica è stato concentrato sulla riforma della legge elettorale e quindi i problemi delle imprese e della gente sono passati in secondo piano. Conftrasporto ha tenuto alcuni incontri organizzativi per affrontare le tematiche delle federazioni del mare e con una delegazione dell’associazione Anna, da poco aderente, che rappresenta le imprese che operano con le gru. Vi sono state, infine, riunioni della presidenza confederale.
Nel fine della scorsa settimana il segretario Manfron ha incontrato i consigli direttivi delle associazioni di Brescia e Bergamo e Domenica ha partecipato all’assemblea della Fai bresciana. Lunedì si è tenuto a Milano il Consiglio Nazionale Fai che ha affrontato i temi del momento, in particolar modo le evoluzioni registrate a causa della rottura delle trattative per il rinnovo del Ccnl.
Dall’Europa sono pervenute notizie riguardanti il distacco dei lavoratori. La proposta, che sarà posta al vaglio del Parlamento, non affronta il problema degli autisti che verrà definito nell’ambito del pacchetto stradale. Sulla vicenda Conftrasporto ha espresso una critica sulla decisione adottata in quanto lascia in pregiudicato la situazione in atto non definendo un aspetto importante e delicato.
Sempre relativamente al livello europeo, il nostro funzionario ha incontrato il garante europeo della protezione dei dati; inoltre è pervenuta la notizia della proroga di due anni per gli incentivi treno/tir e mare bonus. Una buona notizia che vede la soddisfazione di Conftrasporto.
Riaperta anche la finestra per l’autotrasporto al fondo di garanzia. La cifra a disposizione è pari a poco più di sette milioni di euro che appare indubbiamente una cifra irrisoria. Aver riaperto tuttavia la possibilità di poter usufruire del fondo è un aspetto positivo che ci potrà consentire di chiederne il rifinanziamento. Il fondo per le PMI dell’autotrasporto era stato sospeso nello scorso anno.
Per quanto riguarda le azioni di sciopero nel settore trasporti una ordinanza del ministro Delrio ha ridotto a quattro ore quello proclamato per il giorno 27. Restano invece confermate le due giornate proclamate per il rinnovo del contratto del trasporto merci. Invitiamo le imprese ad assumere ogni iniziativa atta a fare la chiarezza necessaria sulle ragioni che hanno indotto le sigle sindacali ad assumere la grave decisione. Non è possibile per le imprese sostenere incrementi che superano i 200 euro mese per ogni lavoratore autista. La situazione economica e gli episodi di concorrenza sleale che continuano ad essere effettuate da lavoratori provenienti da altri Paesi oppure da un altro sindacato dei lavoratori che stipula contratti al ribasso, senza che vi sia alcun intervento di quelli confederali, sono le principali ragioni per le quali, fino ad oggi, non sono state trovate soluzioni adeguate. Le motivazioni addotte in alcuni comunicati diffusi, cita ad esempio quella sulla cancellazione della quattordicesima, non sono rispondenti ai reali contenuti delle proposte avanzate alle organizzazioni dei lavoratori da parte del fronte imprenditoriale. Comprendiamo che in occasione di iniziative sindacali si cerchi di far passare messaggi per ottenere adesioni, ma la notizia, come diffusa, è totalmente infondata. Nessuno si lamenti se le risultanze di queste posizioni rafforzerà il fenomeno della delocalizzazione, l’incremento dei ricorso a lavoratori in affitto, ma anche la stipula di contratti che non riducendo la retribuzione netta, abbatte il costo del lavoro. Sempre sul contratto abbiamo preso atto della dichiarazione di Confetra che ha dato la propria disponibilità a sottoscrivere il rinnovo. Ne comprendiamo le motivazioni anche se, a nostro dire, lo riteniamo un errore, per le stesse imprese rappresentate da quella realtà. Viene a confermarsi quanto la richiesta di separazione dei contratti si fondasse su valide motivazioni sia se la si valuta dall’interesse delle imprese aderenti al mondo Confetra che per le aderenti alla quasi totalità delle federazioni del trasporto e logistica. Se vi fosse la sottoscrizione di un contratto riguardante il mondo rappresentato da Confetra le imprese aderenti non subirebbero le conseguenze dello sciopero.
A Genova è possibile che nei giorni 2 e 3 si verifichino iniziative di protesta da parte degli autotrasportatori che operano in Porto. Sappiamo che sono in corso contatti per evitare tali iniziative. Gli operatori non sono in grado di sopportare i costi delle lunghe soste che una organizzazione non adeguata determina. Siamo seriamente impegnati ad evitare che una azione, forse generata da chi prova a tornare protagonista sulla pelle degli operatori, produca solo danni all’intero sistema. Per questo riteniamo che se tutte le parti si impegnassero ad aprire un confronto serio per ricercare soluzioni sarebbe un primo passo positivo. Le recenti dichiarazioni del Presidente del porto ci pare vadano nella giusta direzione.
Il momento è certamente delicato per questo invitiamo tutti a non dare troppa considerazione a soggetti che ricercano solo lo visibilità perduta, a livello personale, nei confronti delle Istituzioni, non esitano ad alimentare la confusione. Si dia il peso adeguato ai ricercatori di un ruolo.
In chiusura invito le nostre realtà presenti sul territorio a voler trasmettere alla segreteria notizie utili ad avere un quadro complessivo delle iniziative di sciopero proclamate.
ASSOTIR RIMANE NELL’ALBO
Resta inalterata la composizione del Comitato centrale dell’Albo dopo che il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della associazione, avverso al pronunciamento del Tar del Lazio che l’aveva esclusa dall’Albo. Leggeremo le motivazioni, anche perché certamente il Consiglio di Stato si sarà pronunciato sui requisiti e questo, in previsione del rinnovo del Comitato rappresenta un indirizzo da tenere in considerazione.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO