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24 Mar 2017

La settimana Confederale

UGGè_08

 

A cura del Presidente Paolo Uggè.

 

SITUAZIONE GENERALE

 

Settimana dominata dalle iniziative di sensibilizzazione tenute in diverse regioni del Paese per mettere in evidenza lo stato nel quale le imprese di autotrasporto si trovano, a causa della mancata emanazione dei provvedimenti, che debbono dare attuazione al protocollo di intesa sottoscritto diversi mesi fa.


Desidero ringraziare tutte le realtà associative che si sono impegnate per la riuscita della giornata che ha avuto diverse modalità di attuazione. In diverse zone si sono effettuate azioni con gli automezzi (secondo dati resi noti se ne sono mossi circa un migliaio), in altre sono stati effettuati dei presidi ed incontri con la stampa e con le rappresentanze istituzionali locali, a Venezia un autoveicolo è stato caricato su una chiatta ed ha percorso il canale della Giudecca, raggiungendo un grado di visibilità notevole. La rassegna stampa,  disponibile sul sito, dai servizi televisivi e dai social confermano come l’obiettivo di attirare l’attenzione sui nostri problemi sia stato raggiunto.


Ora riutilizzando un vecchio modo di dire “nessuno potrà dire che poteva non sapere”. Il disagio nel quale si trovano gli operatori dell’autotrasporto è stato rappresentato in modo evidente ora occorre trovare tutte le soluzioni possibili e renderle rapidamente operative. L’alternativa è il fermo. (Speriamo che non si pensi di utilizzarlo per far cadere il Governo e provocare le elezioni anticipate).


L’Unatras intanto ha diramato la convocazione per i propri organismi deliberanti e l’argomento “fermo” sarà la principale questione trattata.


Da registrare con tristezza in questa vicenda la posizione assunta da Trasporto unito che, forse per dovere di obbedienza nei confronti della superiore confederazione, ha preso posizione contro le iniziative attuate, a scopo di sensibilizzazione nella giornata di sabato. Le argomentazioni addotte a giustificazione della loro contrarietà si fondano su vecchie teorie ridicole piene di falsità. Quello che ci domandiamo è come sia possibile, da parte di quei pochi operatori aderenti, non rendersi conto che Unatras sta impegnandosi per consentire ai tanti operatori della categoria in un momento economico e politico delicato e complesso, di poter usufruire degli interventi a favore del settore. Va bene che il “raglio di un asino non arriva in cielo” ma qui siamo all’autolesionismo.

 

TRASPORTI ECCEZIONALI

 

Intanto nella giornata di martedì si è svolto l’incontro per i trasporti eccezionali che ha consentito alle realtà convenute di rappresentare le difficoltà che le imprese stanno affrontando. Nel corso della riunione, era presente anche il rappresentante di Confindustria, è stato messo in evidenza come la paralisi progressiva che si sta in modo evidente estendendo, coinvolga negativamente anche le imprese produttrici che iniziano a perdere ordini e commesse sempre più affidate all’estero. Così non si incrementa l’occupazione, anzi si creano le condizioni opposte. Le imprese, sia produttrici che di trasporto saranno indotte a delocalizzare o non potranno operare in quel mercato (notizie raccolte dalla stampa locale asseriscono che in provincia di Lecco l’autotrasporto avrebbe perso 300 posti di lavoro. Sarà un caso?).


Da parte nostra abbiamo anche evidenziato, rispetto alla direttiva presentata, che l’elemento decisivo sarà la cogenza delle disposizioni nei confronti degli enti proprietari o concessionari delle strade. Abbiamo dunque chiesto due cose. La prima una rapida approvazione della Conferenza unificata Stato/Regioni; la seconda che negli atti di concessione sia inserito l’obbligo di rispettare i contenuti della la direttiva. A nostro avviso sarebbe opportuno verificare se sia possibile legare anche i trasferimenti  delle risorse dello Stato alle province al suo rispetto. Rimane non definito il tema delle norme relative all’articolo 10 del Cds, relativo alla condizione necessaria per l’utilizzo di un mezzo eccezionale. Non si sono registrate ipotesi ed è per questo che da parte nostra abbiamo evidenziato, con la necessaria determinazione, che venga fornita certezza una volta per tutte senza trascurare, ove si registrassero delle modifiche, gli investimenti effettuati dalle imprese.


Invitiamo le strutture in indirizzo a voler far pervenire osservazioni e suggerimenti sul testo, al fine di predisporre dei documenti, possibilmente unitari, da inoltrare al Ministero. Il termine ultimo è martedì.


Sulla questione dei trasporti eccezionali da registrare anche la forte presa di posizione del presidente Carlo Sangalli che ha sollecitato il Governo perché sia data soluzione alle richieste generali della categoria, che includono anche le problematiche dei trasporti eccezionali. Le dichiarazioni sono riportate in Home page.

 

FAI SI COSTITUISCE AL TAR SULLA RICHIESTA DEL CONTRIBUTO DA PARTE DELL’AUTHORITY

 

Come annunciato alcune settimane fa l’avvocato Maresca ha presentato ricorso di fronte al Tar per la richiesta avanzata di versamenti di contributi da parte delle imprese che fatturano più di cinque milioni di euro/anno. Il versamento richiesto è pari al 6 per mille. Lo abbiamo sostenuto più volte e lo ribadiamo. Se passa il principio sicuramente verrà esteso anche a chi effettua fatturati più bassi e d inoltre, aspetto più grave, potrebbe in un non lontano futuro, l’obiettivo dell’Autorità potrebbe essere quelli di sostituirsi al comitato dell’Albo.

 

LE AUTHORITIES IMPERVERSANO….

 

Non solo chiedono contributi e si intromettono in ogni cosa, sembra quasi che il Parlamento eletto dal popolo, e quindi sovrano, ceda le Sue prerogative costituzionali a burocrati che non perdono occasione di intervenire a gamba tesa sulle leggi approvate  (roba da matti! Litigano sul nulla e niente fanno per tutelare le prerogative assegnate al Parlamento dalla Costituzione).


Registriamo infatti un nuovo intervento a gamba tesa dell’Authority della concorrenza che sembra voler imporre le proprie teorie anche alla Corte di Giustizia europea. Il “divino esegeta” , pronunciandosi ancora sui costi minimi della sicurezza, ritiene che la recente ordinanza della Corte non debba essere presa in considerazione. Suvvia smettiamo di scadere nel ridicolo! La recente uscita del presidente dell’Autorità lascia tuttavia spazi al Ministero, credo se ne renda conto Lui stesso, per intervenire e quindi alla questione, checchè sostengano altri, può essere data una soluzione. Come? Applicando un concetto molto conosciuto in una regione nota al Presidente Petruzzella: “occorre che tutto cambi perchè nulla cambi”.

 

VERTENZA TAXI/NCC

 

Sta procedendo il tentativo del Ministero per trovare una soluzione al tema che sta creando non pochi problemi in diverse città italiane e che riguarda la normativa che regolamenta l’attività dei Taxi, Ncc e Uber. Non vi è dubbio che gli interessi siano diversi e compositi. Lunedì si è svolta  a Milano l’assemblea dei noleggiatori nel corso della quale ho cercato di illustrare quanto sia difficile sostenere qualsiasi  ipotesi di soluzione su una questione così controversa ed incancrenita, se presentate in perfetta solitudine, e quanto invece vi sia la possibilità di costruire ipotesi di compromesso, comunque accettabili, se si opera al fine di costruire posizioni il più possibile condivise. Quello che taluni operatori Ncc non sembrano comprendere è come il punto di partenza sia il 29,1 quater che entrerà in vigore alla fine del 2017. Quello che i taxisti non vogliono comprendere è che si sta costituendo un clima sfavorevole (lo scontrino fiscale, servizio delle Iene, intenzioni di alcuni membri del Governo) che metterà loro contro l’opinione pubblica.


L’incontro tenuto nella serata di mercoledì ha visto la presentazione di una proposta di decreto che ha determinato come prima  reazione lo sciopero dei taxisti (divisi tra loro nelle valutazioni). Nella prossima settimana saranno sentite le confederazioni e le federazioni che rappresentano gli Ncc. Difficilmente sarà possibile identificare posizioni nelle quali tutti si possano ritrovare. Il risultato potrebbe tuttavia essere peggio di quello che si immagina per entrambi le categorie se non riuscirà a prevalere la ragionevolezza. Anche l’atteggiamento del Governo rasenta il grottesco e gli errori nella gestione degli incontri ne sono una perfetta dimostrazione. Intanto una dichiarazione di fermo da parte di una associazione degli Ncc è già stata annunciata. Riconoscere frange estreme ed abbandonare le realtà che possono ipotizzare soluzioni è un errore che alla lunga si pagherà.


La Confcommercio non è disponibile, visto quello che rappresenta nel mondo dei corpi intermedi, a farsi coinvolgere in beghe da cortile o a farsi tirare per la giacchetta. Una cosa è certa. Una propria proposta sia che rappresenti o meno delle categorie non mancherà e la farà conoscere al Governo. La speranza è che si possano trovare convergenze. Intanto che una parte di taxisti sta manifestando in alcune città da parte della associazione dei Codacons è stato presentato un esposto che solleva l’aspetto della mancanza dello scontrino fiscale da parte dei taxisti.  Continuiamo a farci male……

 

DOMENICA TUTTI A BRESCIA

 

Proseguono le manifestazioni per la celebrazione dei quarant’anni della Fai bresciana. Nel fine settimana e soprattutto domenica si terrà in piazza la festa della famiglia Fai. Il che significa presenza di intere famiglie con i figli che verranno impegnati in diverse iniziative.  Chi potesse essere presente  e intendesse assumere le necessarie informazioni può trovare il programma sul sito della associazione.

 

Alla prossima.

 

Paolo Uggè

 

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