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14 Nov 2016
ROMA - Il tavolo per il rilancio del trasporto ferroviario merci, voluto dal ministro Graziano Delrio e guidato a partire dal febbraio scorso dal capo struttura di missione del Mit Ennio Cascetta, sta arrivando al dunque. Entro dicembre il Ministero presenterà il pacchetto di proposte (incentivi e e altre misure di sostegno) per dare forza e prospettiva pluriennale a questa strategia. Proposte frutto del confronto dei mesi scorsi tra il Ministero e gli operatori del settore.
Oggi a Napoli, al museo di Pietrarsa, in un convegno organizzato da Confetra e Confindustria, Delrio e Cascetta anticiperanno parte del pacchetto di proposte per rilanciare il trasporto su ferro. Al convegno anche l’Ad di Rfi Maurizio Gentile, il presidente dell’Autorità Trasporti Camanzi e dell’Agenzia Sicurezza Gargiulo, i presidenti di Confetra Marcucci e del gruppo Confindustria Logistica Ottolenghi. Sul piatto anche la possibilità di coinvolgere direttamente le imprese industriali (la domanda di trasporto) nelle strategie di rilancio e incentivazione del trasporto merci su ferro.
Il traffico merci su ferro, da sempre modesto in Italia, ha perso dal 2007 ad oggi un altro 35% circa, da 75 a 50 milioni di treni-km, mentre le altre modalità (strada e mare) hanno limitato le perdite al 10%. Oggi il trasporto su ferro vale circa il 12% sul totale del trasporto via terra, contro l’oltre il 18% medio Ue, dove però c’è anche un 7% per vie d’acqua, da noi inesistente. Negli ultimi tre anni le merci su ferro hanno registrato una modesta ripresa del 5%, ma il governo vuole fare ben altro: avviare un processo che porti il 30% delle merci dalla gomma al ferro entro il 2030.
«Si può aumentare il trasporto su ferro - sostiene Cascetta - solo con sistematiche e costanti politiche di incentivazione, da una parte, e di adeguamento delle infrastrutture e delle tracce, dall’altra». Politica, quest'ultima, che è già stata avviata da Rfi con l’accordo con la Svizzera per le tratte di accesso al Gottardo e con gli ultimi contratti di programma, in fase di avvio. «Gli interventi italiani sulla rete Ten-T – prosegue Cascetta – e cioè Torino-Lione e Brennero, e soprattutto quelli svizzeri su Gottardo e Sempione, che saranno a regime nel 2020, sono per l’Italia una grande opportunità se saremo pronti a coglierla». Opportunità per il settore merci, per l’ambiente, ma forse anche per la domanda, per l’industria che deve esportare le sue merci, e per il sistema portuale italiano.
Fonte: IL SOLE 24 ORE