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08 Nov 2016
MODENA - Aveva trovato il modo di arrotondare lo stipendio: prelevava il gasolio dal serbatoio del camion del suo datore di lavoro e lo rivendeva.
Il dipendente camionista infedele e l’acquirente sono però stati notati dai carabinieri che li hanno bloccati con l’accusa di furto aggravato e ricettazione. L’episodio si è svolto presso la dogana di Campogalliano. Il camionista accusato di furto di carburante è risultato dipendente di un’azianda di autotrasporti di Naz-Sciaves, in provincia di Bolzano. L’uomo ha infilato un tubo nel serbatoio del camion e ne ha estratto ben 50 litri di carburante con cui ha riempito due taniche. Poco dopo le taniche sono state vendute a un camionista di origine iraniana che ha così fatto rifornimento a un prezzo notevolmente minore rispetto a quanto avrebbe pagato a un distributore. La scena, come abbiamo detto, è stata notata dai militari in servizio di controllo sul territorio. I due, messi alle strette, non hanno potuto fare altro che ammettere la loro colpa davanti ai militari che così li hanno fermati.
Il fenomeno dei furti del carburante è diventato un business per la criminalità, un fenomeno che coinvolge trasversalmente tutto il mondo, basti pensare che solo in Italia il giro d'affari per i furti di carburante ammonta a cifre a sei zeri.
Fonte: GAZZETTA DI MODENA