Quasi 333 mila euro di Iva non versata relativa all'anno 2013. Questa era la somma che l'Agenzia delle Entrate aveva contestato ad un'azienda fossanese di autotrasporti i cui titolari erano stati rinviati a giudizio per concorso in omesso versamento dell'Iva. Oggi V.B., 52 anni residente a Sanfrè e J.B., 25 anni di Villafalletto, legali rappresentanti della ditta, sono stati assolti dal tribunale di Cuneo.

Il pm aveva chiesto la condanna a un anno di arresto. Il giudice ha accolto invece la tesi difensiva. L'avvocato è infatti riuscito a dimostrare l'impossibilità assoluta degli imputati a pagare: “L'azienda doveva acquistare altre società e per questo doveva pagare 200 mila euro all'anno a titolo di garanzia fidejussoria.. Nell'agosto 2012 era subentrato ai precedenti soci come amministratore e presidente V.B. il quale a settembre di tasca propria versò 220 mila euro a garanzia del concordato preventivo. Quella somma doveva servire per pagare gli operai. Il tutto era stato approvato dal curatore fallimentare e aveva ottenuto il parere favorevole dell'Agenzia delle Entrate. Sei mesi più tardi B. ha dovuto fare una scelta: pagare l'Iva oppure i dipendenti, l'Inps e i fornitori. E ha optato per questi ultimi”.

All'azienda era già stata comminata una sanzione amministrativa per l'omesso versamento, che sta pagando a rate.

Fonte: TARGATOCN.IT