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11 Ott 2016
VERONA – Lanciare un piano nazionale per i combustibili a ridotto impatto ambientale che inventivi l’uso del GNL e dei combustibili bio. La logistica e il trasporto delle merci non possono più attendere: la sostenibilità ambientale deve diventare la priorità, altrimenti tra il 2020 e il 2030 saranno responsabili del più del 50% delle emissioni di CO2. E’ la proposta avanzata da Antonio Malvestio, Presidente del Freight Leaders Council, l’associazione che raggruppa i maggiori operatori della logistica in Italia, durante il suo intervento al convegno “Contributo ambientale ed economico del GNL nel trasporto merci e persone” che si è tenuto oggi nell’ambito della manifestazione Oil&nonoil a Verona Fiera.
L’indicazione è contenuta anche nel Quaderno #25 sulla sostenibilità del trasporto e della logistica che l’associazione ha presentato lo scorso giugno (scaricabile dal sito www.freightleaders.org). “I produttori di veicoli pesanti – ha continuato Malvestio – già presentano in gamma modelli alimentati a GNL. Anche la rete di distribuzione è in via di sviluppo. Si tratta di un’alternativa già esistente ed ampiamente esplorata in altri paesi europei. Anche i biocarburanti, di cui l’Italia è uno dei maggiori produttori in Europa (e anche esportatore) è una tecnologia già pronta, adattabile alla maggior parte dei motori in circolazione. Si tratta di “incentivare” il salto verso queste scelte e lavorare sulla rete di distribuzione”.
Secondo il FLC, il GNL andrebbe sostenuto attraverso un piano che congeli il livello di tassazione su un periodo di 5 anni per consentire la pianificazione degli investimenti. Parallelamente si dovrebbe avviare lo sviluppo dei biocarburanti, una tecnologia che già esiste e che non richiede quasi mai la sostituzione dei motori in circolazione.
Fonte: FREIGHT LEADERS COUNCIL