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07 Ott 2016
Un normale controllo sull’autotrasporto in porto ha permesso ai militari della Guardia Costiera di Genova di scoprire all’interno di un semirimorchio diretto agli imbarchi per la Sardegna, un quantitativo di ben 72 kg di fuochi pirotecnici, contenenti, quindi, esplosivo (classe 1.4 G), che il vettore stradale voleva far passare come normale merce (collettame).
Erano le 18.30 di ieri sera, quando nei pressi della rotonda Chiappella, i militari in servizio di Nostromo in porto, nel controllare i documenti del carico di uno dei tanti semirimorchi diretti ai gates d’imbarco dei Traghetti per le Isole, si sono accorti che tra le varie bolle di carico, relative alla merce stivata all’interno, ve ne era una intestata ad una ditta il cui nominativo dava adito a dubbi sul reale contenuto del carico. Dall’ispezione all’interno del veicolo, in effetti, è emerso che quel carico in realtà era costituito da numerosi cartoni di Fuochi pirotecnici, per un totale di 72 Kg, spediti da una ditta della provincia di Forlì-Cesena ad un grossista di cartoleria della Provincia di Sassari, che pur potendo viaggiare su strada in esenzione ADR (ossia la speciale autorizzazione al trasporto di merci pericolose su strada), erano comunque sprovvisti sia della prevista autorizzazione all’accesso di esplosivi in porto.
Ma la cosa più grave è che quel carico di fuochi pirotecnici stava per imbarcare su una nave traghetto passeggeri, cosa assolutamente vietata, dal momento che, per le normative in materia di sicurezza della navigazione, anche il modesto quantitativo di esplosivo contenuto in quei cartoni non può essere trasportato su navi da passeggeri, bensì su navi da carico certificate idonee al trasporto di esplosivi, deve essere stivato in modo particolare e, soprattutto, solo a seguito di apposita autorizzazione rilasciata dall’Autorità marittima. Da qui, quindi, il rifiuto di accesso in porto all’intero semirimorchio, che sarà fatto imbarcare successivamente su una nave da carico diretta in Sardegna e idonea al trasporto di esplosivi, e l’elevazione a carico del vettore e del proprietario del semirimorchio (una piattaforma logistica di spedizione) di una sanzione amministrativa di oltre 4.000 €. complessivi.
“La sicurezza del trasporto marittimo” ha dichiarato in proposito l’Ammiraglio Pettorino, Comandante della Capitaneria di porto di Genova e Comandante regionale della Guardia Costiera, “quella reale, concreta, veramente in grado di produrre affidabilità del trasporto marittimo e quindi ricchezza, non può che passare anche attraverso operazioni e attività come quelle quotidianamente poste in essere dai nostri militari della Guardia Costiera, nei porti e sulle navi, ove il controllo è direttamente funzionale, come nel caso di quei fuochi pirotecnici, alla sicurezza stessa della nave e dei passeggeri.
Fonte: LEVANTE NEWS