Cerca Aziende di:
22 Set 2016
Sanpellegrino affida il compito di gestire i suoi processi logistici, controllare le prestazioni e migliorare l’efficienza operativa a Maura Sartore. La nuova Supply Chain Director, 41 anni e una laurea in Ingegneria Gestionale conseguita al Politecnico di Milano, ha più di 15 anni di esperienza all’interno del Gruppo Nestlè, dove ha maturato una consolidata esperienza nel campo della pianificazione della produzione, dell’ottimizzazione del flusso delle merci, della logistica e della gestione dei trasporti. In qualità di Supply Chain Director avrà il compito di gestire i processi logistici di tutti gli stabilimenti del Gruppo, dovrà controllare le prestazioni dei siti produttivi e migliorarne l’efficienza operativa.
Con la nomina a Supply Chain Director, Sartore entra anche nel Comitato di Direzione del Gruppo Sanpellegrino, portando le quote rosa al 40%.
Maura Sartore, in continuità con il lavoro del predecessore, ha tra i suoi obiettivi anche quello di promuovere lo sviluppo di una logistica sostenibile, per il comparto dell’acqua minerale e a beneficio dell’intero sistema strutturale. La sostenibilità rappresenta, infatti, una delle aree prioritarie in cui il neo Direttore della Supply Chain, da sempre sensibile ai temi ambientali, intende concentrarsi.
Entrata in Nestlé nel 1999, Maura Sartore ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità nell’ambito della pianificazione dei flussi produttivi. Nel 2005, in qualità di Demand and Supply Planning Process Leader per il mercato italiano, ha gestito un progetto internazionale di standardizzazione dei processi e dei sistemi informativi.
Nel 2008 è passata in Sanpellegrino come Distribution Manager per il mercato italiano per occuparsi della pianificazione e della distribuzione dei prodotti all’interno del network logistico e nei confronti dei clienti. Nel 2013 è diventata Corporate Demand & Supply Planning Manager per tutte le categorie food, (ad eccezione di Purina), posizione che ha mantenuto fino al 2016.
Particolarmente attenta allo sviluppo di talenti e della diversity, crede che la leadership femminile debba essere valorizzare in maniera complementare al modello maschile, all’interno dell’area in cui opera, portando avanti concretamente una cultura di conciliazione tra lavoro e vita privata.
Fonte: INSTOREMAG.IT