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12 Lug 2016

FVG. Autotrasporti, una mozione in Consiglio regionale per fronteggiare il cabotaggio illegale

FVG_AUTOTRASPORTO_CABOTAGGIO_ILLEGALE

 

Il documento è stato discusso nell’ultima seduta del Consiglio regionale.

 

“A breve il Consiglio regionale approverà una mozione condivisa con la quale si chiederà alla Giunta di impegnarsi con il Governo affinché riveda le norme comunitarie e nazionali per fronteggiare il cabotaggio illegale e garantire la sopravvivenza del settore degli autotrasporti del FVG messo in ginocchio dalla concorrenza sleale dell’Est Europa”. Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli, che aveva presentato una mozione su questo tema insieme agli altri colleghi del Gruppo.

 

“Sia la maggioranza che l’assessore Santoro – rileva Novelli – hanno riconosciuto l’importanza della crisi in cui versa l’autotrasporto, in particolare di una regione di confine e transfrontaliera qual è il FVG. Per questo ho accettato di integrare il documento che ho presentato, affinché venga votato in modo unanime dall’Aula del Consiglio regionale, in modo da attuare finalmente un atto politico importante che dia qualche risposta alla categoria e anche al grido d’allarme che è stato lanciato dalla Confartigianato di Udine e rimarcato nelle recenti dichiarazioni del ministro Del Rio”.

 

“Negli ultimi dieci anni il numero delle imprese di autotrasporto nel FVG ha subito una forte contrazione, pari al 38%. In base a un’indagine della CGIA di Mestre, nel periodo 2009/2013 la nostra è stata la regione che ha subito la contrazione più forte di imprese del settore (20,7%). A ridosso del confine, infatti, la disparità dei prezzi praticati dagli autotrasportatori di casa nostra e i concorrenti dell’Est è lampante. Preoccupanti anche i numeri elaborati da Nordest Economia su dati Unioncamere, che tra il 2000 ed il 2015 rilevano un calo delle imprese di trasporto del 35,3% a Udine, del 38,5 a Pordenone, del 32,2% a Gorizia e del 31,5% a Trieste”.

 

“Una situazione – prosegue l’esponente di Forza Italia – dovuta anche all’introduzione del cabotaggio, che ha avuto un effetto deleterio sull’autotrasporto merci del FVG dal momento che ha dovuto subire il primo e maggiore impatto dei concorrenti sloveni immediatamente confinanti e, successivamente, di quelli polacchi, rumeni, ungheresi, bulgari. Questo perché i vettori dell’Est europeo possono beneficiare di un differenziale del costo del trasporto a proprio favore che si aggira attorno al 30% rispetto a quello italiano. Basti pensare che nel 2011 l’Italia presentava il costo di esercizio per km più alto d’Europa: 1,542 euro a km in Italia contro lo 0,887 in Romania. Oltretutto vi è anche una disparità nelle buste paga dei lavoratori, che ha fatto sì che sempre più autisti italiani vengano sostituiti con quelli stranieri: per 2mila euro netti presi da un autotrasportatore italiano, uno dell’Est percepisce appena 600 euro”.

 

“Alcuni Paesi comunitari, come Germania e Francia, hanno già introdotto misure a tutela delle proprie imprese di autotrasporto, quali il salario minimo del personale viaggiante e la registrazione ai fini IVA anche per gli stranieri che effettuano cabotaggio. E ora anche l’Austria è in procinto di emanare analoghe misure”.

 

“Se l’Italia e gli altri Paesi Ue non copieranno da Francia, Germania e Austria – conclude Novelli – per il settore dell’autotrasporto italiano, e in particolare per quello della nostra regione forte ancora di 1.500 imprese, non ci sarà futuro”.

 

 

Fonte: TRIESTE ALL NEWS

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