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08 Giu 2016
ROMA - Tanti soldi ma shopping oculato e attento al ritorno economico sul medio termine. I cinesi ora mirano aagli aeroporti europei con sempre maggiore decisione e puntano su Francia, Germania e non disdegnano anche il nostro Paese. Poche settimane fa il 49,99% dello scalo francese di Tolosa Blagnac (Airbus qui è di casa) è passato nelle mani del consorzio asiatico Symbiose formato tra gli altri da "Shandong Hi-Speed Group" e "Friedmann Pacific Asset Management" di Hong Kong per 308 milioni di euro.
Nelle ultime ore l'attenzione degli investitori cinesi si è focalizzata su un'altra struttura dalle grandi potenzialità: l'aeroporto di Francoforte Hahn, una ex hub militare utilizzato durante la Guerra Fredda, apparentemente "piccolo" ma che vanta quasi 3 milioni di passeggeri l'anno pur avendo una sola pista da quasi 4 chilometri - quindi pronta per l'intercontinentale - a 125 chilometri a ovest di Francoforte. Qui si sta già strutturando un forte mercato cargo che serve le industrie della zona con un traffico passeggeri visto in crescita nei prossimi anni.
L'occhio lungo di Ryanair e Wizzair da queste parti ha già portato aerei e investimenti delle due low cost. Lo stesso intende fare il gruppo cinese Shanghai Yiqian Trading Co. (interessato soprattutto alla logistica) che ha acquistato l'82,5% delle azioni in possesso del governo regionale della Renania-Palatinato. L'Assia ha in mano il restante 17,5% ma è già in trattative per la cessione di questa ultima fetta.
Dopo Francia e Germania, i cinesi puntano a fare "spese" anche da noi nel settore dell'aviazione con un occhio attento a Aeroporti di Roma. Adr negli ultimi mesi ha visto una crescente attenzione da parte del fondo Ginkgo Tree (braccio finanziario della banca centrale cinese). Per ora tutto è in stand by visto che la società nelle mani dei Benetton non ha bisogno di un partner troppo ingombrante. Ma l'estate potrebbe portare improvvise accelerazioni. Leggi tutta la notizia
Fonte: LA REPUBBLICA