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30 Mag 2016
Dal convegno nazionale che si è tenuto sabato 28 maggio 2016, presso l’hotel villa Peretti di Gela, T.I. ASSOTIR ha avanzato la proposta di fare della Sicilia un hub intermodale, crocevia di merci, persone e sviluppo sostenibile.
"Il Convegno ha caricato di responsabilità la struttura regionale di Transfrigoroute Italia Assotir" ha dichiarato Pino Bulla, V. Presidente di T.I. Assotir ed anima dell'iniziativa.
"A queste responsabilità sapremo far fronte forti della partecipazione e dell’impegno al nostro fiano dei trasportatori siciliani che, anche questo nostro appuntamento gelese, ha dimostrato”.
Infine, ed era inevitabile, una gran parte del convegno si è incentrata sui temi più scottanti del settore, favorita in questo sia dalla forte presenza di dirigenti nazionali di T.I. Assotir, ad iniziare dalla battagkliera Presidente, Anna Vita Manigrasso, sia dall’intervento del Sottosegretario, con delega all’autotrasporto, Senatrice Simona Vicari.
Di fronte ad una larga ed attenta platea si sono avvicendati al microfono esponenti delle istituzioni locali e nazionali, oltre che esperti e rappresentanti della società civile gelese impegnata in una importante vertenza per la rinascita di una città le cui radici affondano nella antica Magna Grecia e che oggi deve ridisegnare il suo futuro dopo la dismissione degli impianti petrolchimici dell’ENI.
All’incontro nazionale hanno portato i saluti il sindaco di Gela, Domenico Messinese e il vic sindaco, Simone Siciliano.
E il convegno è partito proprio dall'esigenza di far crescere in modo sostanziale tanto la Sicilia che le sue infrastrutture.
Al centro del Mediterraneo, punto equidistante tra il canale di Suez e lo Stretto di Gibilterra, Gela e la Sicilia godono di una posizione che potrebbe e dovrebbe portarle ad essere punto di rifermento privilegiato per il trasferimento delle merci dirette e provenienti dall'Europa continentale e cerniera intermodale dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, ad iniziare da quelli del Maghreb e dell’Africa settentrionale.
Ma qual è la situazione effettiva con cui l'Isola fa i conti? Tre relatori hanno fatto il punto sulle difficoltà che incontra la logistica e i vincoli che intralciano il pieno sviluppo dell’intermodalità in tutta la Sicilia.
Patrizia Costanzo, presidente interprovinciale Palermo e Trapani T.I. Assotir ha fotografato la situazione della parte occidentale dell’Isola, descrivendola come quella con i maggiori problemi logistici: “Per quanto concerne il porto di Palermo ci sono delle aree del porto attrezzate per l'attracco delle navi, altre in disuso. Dobbiamo riuscire ad avere un traffico marittimo più efficiente e soprattutto una possibilità di diminuzione di costi che sono davvero esagerati e che rendono impossibile la stessa sopravvivenza delle imprese di autotrasporto”.
Salvatore Sciagura, presidente regionale T.I. Assotir, ha descritto, da gelese purosangue, le inesistenti infrastrutture di Gela e dintorni: “Gela, con una posizione strategica, di ponte tra l'Africa e l'Europa, finita l’epoca degli idrocarburi e della chimica, deve puntare sul porto, mettendolo in rete con le altre infrastrutture decisive per una logistica efficiente: l'interporto, l'aeroporto, le strade, le autostrade. Tutte cose che, ad oggi, non soltanto mancano, ma di cui non è chiaro se e quando potranno essere realizzate”.
Santo Zuccaro, presidente T.I. Assotir Catania ha descritto una Sicilia Orientale in chiaroscuro, tra miglioramenti costanti e il perdurare delle annose incertezze: “La nuova darsena al porto di Catania è un passo avanti, ma resta il gap autostradale e infrastrutturale. L'interporto è un'occasione sprecata: è stato dato in gestione privata e non si capisce che cosa se ne sia fatto. Se i soldi spesi finora sono serviti a raggiungere i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, sarebbe addirittura meglio chiuderlo subito”.
La politica siciliana non è stata in silenzio. Il deputato regionale Nino D'Asero, componente della Commissione Attività Produttive ha ricordato come “qualche passo avanti è stato fatto, pensiamo ai porti e aeroporti; ma restiamo fermi sull'importante segmento degli interporti, da integrare al nodo ferroviario e a quello stradale”.
Di opportunità da cogliere attraverso l'agenda europea 2014-2020 ha parlato il sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali, Giuseppe Castiglione.
"Parliamo di scelte strategiche", ha sottolineato. “Il tema infrastrutture è il tema principale attorno a cui può e deve innestarsi la difesa ed il rilancio della capacità produttiva del nostro Paese e della nostra Regione. Tanto più che, mentre in Marocco in dieci anni sono stati piantati oltre 35 milioni di ulivi, l’agricoltura siciliana fatica ancora oggi a far giungere le proprie primizie sui decisivi mercati del continente".
Ma, ed era inevitabile, una gran parte del convegno si è incentrata sui temi più scottanti del settore, favorita in questo sia dalla forte presenza di dirigenti nazionali di T.I. Assotir, sia dall’intervento del Sottosegretario, con delega all’autotrasporto, Senatrice Simona Vicari.
“Il settore abbia bisogno di regole che in parte ci sono e in parte vanno riscritte – ha ricordato Claudio Donati, segretario nazionale T.I. Assotir – ma soprattutto di regole che vadano fatte rispettare non solo per i trasportatori ma anche per chi lavora con i trasportatori".
"Ci aspettiamo che lo Stato non rimanga inerte, come molto spesso succede, ma faccia una scelta di campo che garantisca regole certe per tutti, anche da chi dà lavoro agli autotrasportatori a volte anche al limite della legalità. Un passo avanti in questo senso è stato fatto dal portale web dell'albo-autotrasporto, grazie al quale un committente potrà e dovrà selezionare il proprio autotrasportatore verificandone l'affidabilità con un clic, attraverso il controllo online della posizione d'impresa e la regolarità dei pagamenti".
“Sì a marebonus. Sì a ferrobonus. Sì agli ecobonus e agli 80 milioni di euro previsti come incentivi alle imprese che si occupano di trasporto”. Questo quanto sottolineato dal sottosegretario ai Trasporti Simona Vicari, nel suio seguitissimo intervento.
“Il tavolo dell'autotrasporto - ha aggiunto Simona Vicari - sarà un momento di confronto quasi definitivo perché il Governo sta puntando molto sull'intermodalità, sullo sviluppo delle infrastrutture, sui sistemi portuali”.
"E altrettanto importante sarà l'appuntamento con le Associazioni già convocato per il prossimo 1 giugno".
All'ordine del giorno ci saranno le deduzioni forfettarie - gioie ma soprattutto dolori dei piccoli trasportatori – ma anche la fissazione dei provvedimenti per rendere effettivamente spendibili le risorse economiche già decise dal Parlamento, per l'acquisto di veicoli Euro 6 e per il rilancio dell’intermodalità marittima e ferroviaria con gli incentivi che dovranno consentire ai trasportatori di scegliere tali modalità, non soltanto più rispettose dell’ambiente rispetto al tutto strada, ma anche, se ben gestite in una logica di rete, tali da assicurare più efficienza al trasferimento delle merci lungo la direttrice nord/Sud.
"Abbiamo voluto incentivi" - ha proseguito il Sottosegretario - "che riguardano lo spostamento delle merci dalla gomma al mare, destinati per circa il 70 per cento agli autotrasportatori. Incentivi anche per chi investe sul ferro, quindi sui trasporti su rotaie, per chi investe in mezzi più ecologici e per chi investe in formazione. Siamo a Gela ed è da qui che vogliamo dare un segnale importante. Credo che la politica regionale sia stata finora abbastanza sorda. Il governo nazionale sta puntando sulla Sicilia. Abbiamo investito nei porti di Catania e Palermo con importanti infrastrutture e messo a disposizione i fondi alle autorità portuali. Occorre fare sistema”.
Restano al centro dell’attenzione del Governo gli sgravi fiscali per abbattere il costo del lavoro – con la trattativa in sede UE sulla defiscalizzazione per gli autisti impegnati nei trasporti internazionali.
Infine, il nodo cruciale del rispetto delle norme europee sui tempi di pagamento dei servizi di trasporto.
“In un'ottica che vorrebbe davvero il rispetto delle regole e non le imprese fare da banche ai loro committenti” ha sottolineato la Presidente nazionale di Assotir Anna Vita Manigrasso in un confronto a due con la Vicari.
“Le soddisfazioni di oggi sono state tante, Innanzitutto per la presenza degli autotrasportatori e poi per quelle delle istituzioni” ha commentato a fine giornata la Presidente Manigrasso. “Noi di T.I. Assotir ce la metteremo tutta per centrare gli obiettivi che le aziende del settore richiedono da sin troppo tempo”.
Soddisfatto, infine, Pino Bulla, vice presidente nazionale T.I. Assotir e coordinatore dell’iniziativa, per i punti fermi raggiunti con questo incontro: ““Era da tempo che il nostro mondo attendeva risposte dal governo. Si parla da sempre di risorse economiche, ma la loro messa a concreta disposizione è sempre troppo lenta. Per questo abbiamo apprezzato gli impegni concreti annunciati dal Sottosegretario Vicari, anche se l'ufficializzazione arriverà il primo giugno".
"Quanto alla Sicilia ed ai suoi problemi" ha concluso Bulla, "il Convegno ha caricato di responsabilità la struttura regionale di Transfrigoroute Italia Assotir".
"A queste responsabilità sapremo far fronte forti della partecipazione e dell’impegno al nostro fiano dei trasportatori siciliani che, anche questo nostro appuntamento gelese, ha dimostrato”.
Fonte: ASSOTIR