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27 Mag 2016
SITUAZIONE GENERALE
Nessun segnale da parte del Ministero, se non la convocazione per lunedì prossimo, per un incontro che dovrebbe fare il punto della situazione.
Ricordiamo che alcuni argomenti non possono essere trascinati ulteriormente nel tempo. Riduzione dei pedaggi autostradali, spese non documentate, interventi sul costo del lavoro, investimenti, cabotaggio e concorrenza sleale devono essere affrontati e risolti.
Lunedì sentiremo le risposte e martedì, ho voluto convocare la Presidenza, prima del Comitato Unatras, per definire la linea della Federazione. L’Unatras la decisione, come noto, l’ha già assunta. Molto quindi dipenderà dalle risposte complessive che ci verranno fornite. Se saranno insoddisfacenti la conseguenza non potrà che essere una sola. Va da sé, infatti, che di fronte ad ulteriori allungamenti dei tempi non si potrà che procedere alla messa in atto delle decisioni già assunte con l’inoltro alla Commissione di garanzia della proclamazione del fermo dei servizi. I tempi dell’attuazione ci porteranno comunque a dopo la fase elettorale.
QUESTIONE BRENNERO
In settimana Conftrasporto è stata audita dal Comitato parlamentare Schenghen potendo così relazionare sulle reali preoccupazioni derivanti dalle iniziative che il Governo austriaco sta assumendo per far fronte all’emergenza migranti e che finirà con impattare pesantemente con l’attività di trasporto e sui collegamenti più in generale. Quanto sta emergendo conferma le preoccupazioni, da Conftrasporto segnalate, che tendono a dimostrare come le decisioni provino, attraverso una politica dei controlli mirata, ad imporre rallentamenti alle merci che, provenienti dal nostro Paese, debbano transitare attraverso l’Austria.
Questo nostro convincimento è stato oggetto della mia comunicazione al Comitato parlamentare nel corso della quale ho potuto evidenziare la necessità di come l’Esecutivo debba intervenire in sede comunitaria per definire i comportamenti omogenei in tema di controlli.
DISTACCO LAVORATORI-CONCORRENZA SLEALE
Sui temi relativi al distacco dei lavoratori anche il Senato, dopo la Camera, ha fornito i propri pareri al Governo che può ora emanare il decreto legislativo che modifica il Regolamento riguardante la cooperazione tra stati membri per migliorare il sistema di informazione del mercato interno.
Una battaglia che Conftrasporto a difesa delle imprese nazionali contro ogni forma di abusivismo e di concorrenza sleale sta portando avanti da tempo per tutto il mondo dei trasporti. Il tema è generale e non solo, come qualcuno ha provato a sostenere, l’obiettivo di colpire qualche imprenditore dell’armamento marittimo. La coerenza è la nostra principale caratteristica e non consentiamo a nessuno di metterla in dubbio.
A proposito dell’utilità dei controlli l’ultima conferma, in ordine di tempo, arriva dalla scoperta di episodi di schiavitù lavorativa in Valle D’Aosta dove è stato scoperto un caso abietto di sfruttamento, attuato da parte di una cooperativa che utilizzava autisti disoccupati. Corrispondendo loro un compenso di un euro/ora trasportava merce per grandi magazzini e ristoranti con automezzi inidonei (celle frigorifere non funzionanti etc). La domanda che ci poniamo e che giriamo alle Autorità competenti non si limita ai controlli ma soprattutto ora che è stato appurato come operava quella cooperativa come verrà applicato il principio della responsabilità condivisa. Possibile non si voglia comprendere quanto il tema della regolarità e dei controlli, se veramente realizzati, potrebbero essere la chiave vera di svolta positiva per il settore.
CONFTRASPORTO SOTTOSCRIVE UN PROTOCOLLO CON IL MIUR
Rafforzare il rapporto scuola e mondo del lavoro questo lo scopo del protocollo sottoscritto mercoledì al Ministero della Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Conftrasporto si impegna a vivere percorsi di alternanza scuola/lavoro a livello europeo nella città di Bruxelles con i giovani. Sul sito il commento del Dottor Spennati che opera negli uffici europei di Confcommercio e che ha portato avanti l’iniziativa.
SPESE NON DOCUMENTATE A RISCHIO MA INTANTO SI FINANZIANO I FAP
Semplicemente ridicolo e vergognoso il comportamento del Ministero dell’Economia che sta facendo ostruzionismo sulle spese non documentate (sostenendo la mancanza di fondi) e poi mette a disposizione del Ministero dell’Ambiente, per il Comune di Milano, un milione di Euro circa ( potrà negare il medesimo trattamento anche ad altre amministrazioni?) allo scopo di finanziare i filtri antiparticolato per gli Euro 0, 1, 2, 3,4. E’ opportuno ricordare che sull’utilità, o meglio dire sulla pericolosità, dei Fap è in corso una azione della magistratura. Da un lato si interviene negando il recupero dell’accisa per gli autoveicoli obsoleti, dall’altro si consente di entrare nelle aree urbane, anziché favorire chi sostituisce i veicoli inquinanti, ad autoveicoli con almeno vent’anni di anzianità. Una contraddizione che forse ha a che fare con il periodo elettorale nel quale i cadeaux e le promesse abbondano, ma che non può che essere classificata come una presa in giro. Complimenti per la coerenza.
RIECCOLO!
Forse la troppo lunga assenza dai tavoli dove si affrontano i temi della categoria (Albo incluso) o forse la, comprensibile voglia di riportare l’attenzione sulla propria realtà associativa ha indotto un rappresentante di una federazione ininfluente ad assumere una posizione di denuncia nei confronti dell’Albo per il semplice motivo che non gli è stato concesso di poter accedere agli atti per poter in particolare vedere i dati di bilancio. Forse è sfuggito al nostro noto personaggio che l’Albo essendo divenuto una struttura del Ministero dei Trasporti non ha un bilancio proprio. Da qui l’inopportunità della denuncia che ha un solo ed evidente scopo che è quello di apparire e far vedere che ancora esiste. Liberiamoci da certi opportunisti che sono usciti da una federazione in nome dell’autonomia, per poi confluire nella confederazione degli spedizionieri. Come sia possibile per degli operatori dare credibilità a certi personaggi è tutto da comprendere.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO