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13 Gen 2016
Roma - Il percorso di privatizzazione di Ferrovie dello Stato Italiane, «esattamente come avvenuto per Poste, deve prendersi tutto il tempo necessario, anche se avevamo preso l’impegno con l’Europa di farlo entro il 2016». Lo ha detto il ministro dei trasporti e infrastrutture Graziano Delrio in audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato, spiegando che «la quotazione di questo grande gruppo industriale deve dare i capitali per sviluppare un settore che ha potenzialità enormi».
Sul processo di privatizzazione di Fs ci sono sul tavolo «diverse opzioni» ma «in questo momento non è stata fatta una scelta precisa: al momento il governo intende «attendere la predisposizione da parte dei nuovi vertici di Fs di un piano industriale per la piena valorizzazione di tutti i settori implicati. Dal nostro punto di vista - ha ribadito Delrio - il processo di privatizzazione deve garantire la proprietà pubblica della rete, per non far influenzare gli investimenti su efficienza e tecnologia da altri interessi che non siano quelli del servizio pubblico efficiente e della massima sicurezza dei passeggeri».
Il ministro ha quindi spiegato che all’interno del gruppo Fs «ci sono molti settori che hanno problemi di performance, come trasporto pubblico regionale e merci. L’Italia è un Paese che ha molta velocità sulla rete Av e poca velocità e poca efficienza sul trasporto pubblico regionale», ha spiegato Delrio, aggiungendo che per questo «chiediamo un forte investimento sul parco rotabile, perché crediamo che il tema del trasporto regionale, che riguarda milioni di cittadini ogni mattina devono prendere le ferrovie regionali sia un tema decisivo. Questo settore - ha aggiunto - ha bisogno ancora secondo noi di attenzione, oggi è debole. Leggi tutta la notizia
Fonte: THE MEDI TELEGRAPH