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29 Ott 2015
Allarme lanciato dal presidente degli Interporti italiani, Matteo Gasparato in un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
“Senza interporti le banchine dei porti italiani non potranno sostenere i flussi crescenti delle grandi navi. L’attuale dimensionamento dei terminal portuali italiani, infatti, non basterà a garantire l’efficienza del sistema per la gestione delle nuove grandi navi portacontainer, che prevedono una movimentazione fino a 4.000 TEU per toccata”.
E’ l’allarme lanciato da Matteo Gasparato, Presidente Unione degli Interporti Italiani, nel corso di un incontro con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio.
Durante l’incontro, che si è svolto in piena sintonia di intenti e condivisione, è stato sottolineato che secondo una recente indagine di Ernst e Young “il sistema portuale italiano non è pronto a gestire i flussi crescenti di merce e si registrano problemi di congestione persino i grandi porti del nord Europa”.
Fonte: CONSORZIO ZAI
“Solo con una sinergia dei porti con il sistema interportuale si potrà sostenere in tempi rapidi ciò che la banchine affronteranno nei prossimi anni. Nel rapporto porto/interporto, la retroportualità però non è un concetto esclusivamente geografico ma funzionale, legato alla presenza di flussi che necessitano di andare all’imbarco utilizzando il treno”.
Al Governo, gli interporti italiani chiedono di “concentrare le risorse disponibili sul cofinanzimento di opere inserite nel contesto europeo e sui cd. “colli di bottiglia” nel sistema infrastrutturale equesto per non perdere le opportunità legate alla ripresa economica ed alla crescita sostenibile”.