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18 Set 2015
SITUAZIONE GENERALE
I dati dell’economia nazionale sembrano sempre più orientarsi verso il bello, quanto sia stabile lo sapremo nei prossimi mesi.. Anche il presidente del Consiglio si è spinto a prevedere una crescita del PIL a 0,9% per l’anno in corso, così la stessa Confindustria, di fatto avvicinandosi a quelle che l’ufficio studi confederale indicò nel mese di marzo che si collocano intorno all’1%.
L’evoluzione virtuosa, insieme agli annunci dei tagli delle tasse che sembrerebbe riguardare anche le imprese, può tuttavia bloccarsi se le evoluzioni politiche dovessero portare ad una fase critica della governabilità.
Non c’è dubbio che le diversi posizione sulle riforme istituzionali ed elettorali possono innescare un concatenarsi di eventi dagli effetti dirompenti. Una nota personale. Ancora una volta il mondo politico non perde l’occasione di dimostrare quanto sia presente la meschinità e l’interesse personale. Non si confrontano per dare al Paese una guida stabile che governi ma per mantenere posizioni personali. Un conto sono infatti le riforme elettorali; un conto è come garantire a chi vince la governabilità, mantenendo gli adeguati contrappesi di garanzia, come esistono in tutte le democrazie avanzate del mondo. Che tristezza! Staremo a vedere.
Quello che ci lascia comunque perplessi è la costatazione di quanto nelle iniziative del Governo non vi sia chiarezza per quanto riguarda il nostro settore.
Un Paese che punta a riprendere quote di mercato ed alla crescita non può che prescindere da scelte che riguardano i temi della logistica. Speriamo di sbagliare ma i segnali che cogliamo non ci lasciano ben sperare.
Siamo sostenitori da tempo che senza una diversa consapevolezza su quanto sia impattante il nostro settore per il futuro della economia italiana la prospettiva di crescita non potrà realizzarsi.
Basterebbe che i due fattori che oggi maggiormente concorrono a determinare le condizioni di ripresa venissero meno (il riferimento è al prezzo del petrolio e agli interventi della Banca europea) senza che gli interventi strutturali siano stati realizzati ed il rischio di veder riemergere le difficoltà che si pensa di aver superato diverrebbe concreto.
Ecco perché oggi più che mai il ruolo delle associazioni di rappresentanza è sempre fondamentale anche se sempre più difficile da realizzare.
Anche per fare il punto della situazione la presidenza Unatras si è riunita martedì pomeriggio. Molti dei provvedimenti che dovevano essere concretizzati sono ancora in itinere. Gli incontri e contatti avuti non hanno fornito, per ora, quella accelerazione necessaria a rendere concretamente operativi i provvedimenti che stiamo attendendo. Ricorderete tutti come era stato evidenziato il rischio, dopo gli incontri di fine luglio che hanno portato ad una diversa ripartizione delle risorse al fine di dare soluzione alla questione delle spese non documentabili, di possibili ritardi per la spendibilità delle risorse. Puntualmente questo è avvenuto. Noi lo avevamo previsto ma non siamo stati ascoltati ed oggi le imprese ne pagano le conseguenze.
La Presidenza Unatras ha pertanto deciso di avviare una azione concreta chiedendo formalmente al Ministero una ripresa al confronto. Una lettera in tal senso è stata inoltrata dal presidente Genedani al ministro e nei prossimi giorni vedremo gli sviluppi.
L’Unatras ha anche condiviso le conclusione che le federazioni dell’autotrasporto hanno assunto in una apposita riunione sul tema del rinnovo del contratto collettivo. A tale proposito una risposta di disponibilità alla richiesta di incontro è stata fornita, anche per meglio evitare di lasciare dubbi sulla effettiva volontà di voler affrontare i temi del rinnovo contrattuale ribadendo invece l’indisponibilità a procedere ad una trattativa secondo vecchi schemi riguardante la composizione delle parti, per noi superati. Le decisioni hanno visto la condivisione di tutte le federazioni presenti,
( assente la Fita) e nei prossimi giorni verranno formalizzate le posizioni assunte alle organizzazioni sindacali.
In settimana si è tenuta l’audizione presso la Commissione lavori pubblici e trasporti del Senato che sta discutendo la legge delega sul codice della strada. L’audizione richiesta dalla Confcommercio ha consentito di rappresentare le posizioni della stessa anche su temi che riguardano le imprese del nostro settore specifico. Nell’occasione abbiamo riproposto anche la necessità che siano rivisti i criteri che coinvolgono la responsabilità delle imprese su violazioni realizzate dai conducenti e che sia definita anche la questione dei trasporti eccezionali.
Sono proseguiti infine i lavori sia per la Conferenza di sistema confederale, che si terrà a Chia Laguna nella prossima settimana, sia per la messa a punto delle giornate sui temi del trasporto che si terranno a Villa d’Este a Cernobbio il 12 e 13 ottobre p.v.
Purtroppo siamo stati costretti a dover registrare una situazione di overbooking nelle richieste di partecipazione. In precedenti comunicazioni il rischio era stato paventato tanto che avevamo più volte sollecitato le realtà territoriali a volersi prenotare. Le richieste come pensavano sono state numerose e questo non consentirà a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta di poter partecipare.
Alla prossima.
Paolo Uggè
Fonte: CONFTRASPORTO